Pitagora, il supercomputer italiano che accelera la fusione nucleare

Il Cineca di Bologna lancia un supercomputer da 27 PFlop/s dedicato alla ricerca sulla fusione nucleare in Europa

Redazione

Il Cineca di Bologna ha dato il via a una nuova era della ricerca energetica con l’inaugurazione di Pitagora, il supercomputer europeo dedicato interamente alla fusione nucleare. Finanziato dal consorzio Eurofusion e gestito in collaborazione con l’ente nazionale ENEA, Pitagora rappresenta un salto tecnologico decisivo nella corsa verso un’energia pulita, sicura e accessibile a tutti.

Potenza di calcolo senza precedenti al servizio della scienza

Presentato dinnanzi a ministri e autorità nazionali, stando a quanto riportato dall’ANSA, Pitagora è progettato per eseguire 27 milioni di miliardi di operazioni al secondo (27 PFlop/s), ponendosi tra i supercomputer più potenti al mondo. Inoltre, la sua struttura è progettata per supportare simulazioni numeriche complesse della fisica del plasma e l’analisi strutturale dei materiali avanzati, attività fondamentali per lo sviluppo della fusione nucleare.

La novità non è solo nella potenza, ma anche nell’efficienza: il sistema utilizza un raffreddamento a liquido diretto in grado di dissipare fino al 97% del calore prodotto, riducendo significativamente l’impatto energetico. Questo approccio innovativo dimostra come sia possibile combinare performance estreme e sostenibilità ambientale, ponendo Pitagora come modello per le future infrastrutture di calcolo ad alte prestazioni.

Pitagora non è soltanto un supercomputer, ma un acceleratore di progresso“, ha dichiarato la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini. “La sua potenza di calcolo ci permette di avvicinare ciò che per decenni è sembrato un traguardo lontano: un’energia pulita e sicura, davvero accessibile a tutti“. A sua volta, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha evidenziato come il percorso verso l’autosufficienza energetica italiana passi attraverso fissione e fusione, definendo quest’ultima “l’obiettivo dorato“. Per Pichetto Fratin, la vera discriminante tra chi guiderà il futuro e chi rimarrà indietro sarà la capacità di disporre di energia efficiente e sostenibile.

Il presidente di Cineca, Francesco Ubertini, ha evidenziato l’impegno della struttura nel sostenere la ricerca europea sulla fusione nucleare e le possibili applicazioni industriali per la produzione elettrica. Mentre Francesca Mariotti, presidente di ENEA, ha parlato di un “passo decisivo nel rafforzare la leadership italiana ed europea“.

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