Pannelli solari offshore resistenti alle tempeste: la svolta dalla Francia

Una tecnologia francese rivoluzionaria promette la costruzione di pannelli solari galleggianti che possano sfidare i venti più estremi

Redazione

Affrontare mareggiate, venti impetuosi e condizioni estreme non è più un limite per la produzione di energia solare. Una nuova tecnologia sviluppata in Francia promette di trasformare le superfici d’acqua inutilizzate in veri e propri impianti di pannelli solari galleggianti resistenti e sostenibili, capaci di operare anche in contesti marini particolarmente ostili. Un’innovazione che, dopo test severi e l’approvazione di un ente di certificazione internazionale, è pronta a entrare in scena su scala globale.

Pannelli solari galleggianti: potranno sfidare venti a 160 km/h

Stando a quanto riportato da Interesting Engineering, al cuore di questa innovazione c’è un brevetto chiamato “hydro-lock”, che permette alle piattaforme solari di riempirsi d’acqua, aumentando significativamente la loro stabilità. Questo sistema evita l’uso di zavorre pesanti come metallo o cemento, solitamente costose e complicate da gestire, riducendo così i costi e migliorando la resilienza della struttura.

A completare il quadro ci sono connettori flessibili, specificamente progettati per resistere ai raggi UV e all’acqua salata, in grado di distribuire in modo uniforme le sollecitazioni meccaniche che si manifestano durante tempeste e venti forti. Questo insieme di soluzioni rende l’impianto più sicuro e durevole rispetto alle piattaforme tradizionali.

I risultati non sono solo teorici. Dopo approfondite simulazioni ingegneristiche, con analisi agli elementi finiti e modelli di fluidodinamica computazionale, che hanno evidenziato una stabilità superiore di 3,5 volte rispetto alle strutture in plastica soffiata, sono arrivati anche i test sul campo.

Un impianto pilota nel porto di Ostenda, in Belgio, ha resistito a raffiche di vento fino a 115 km/h senza danni, mentre un altro nel porto di Brest, in Francia, opera stabilmente anche con venti superiori ai 150 km/h e forti variazioni di marea. Questi dati dimostrano la reale capacità dell’impianto di operare in condizioni estreme, confermando l’efficacia del progetto.

Un riconoscimento formale per aprire la strada all’espansione

L’azienda francese HelioRec, che dal 2019 lavora per trasformare superfici d’acqua inutilizzate in centri di produzione energetica sostenibile, ha ottenuto un’importante Approvazione di Principio (AiP) di Livello II da Bureau Veritas Marine & Offshore.

Questa certificazione attesta che design, materiali e sistema di ormeggio rispettano gli standard internazionali più rigorosi per strutture offshore galleggianti. Questo traguardo rappresenta un passo vitale per la scalabilità della tecnologia, già adottata in progetti come quello da 250 kW in Francia e nell’accordo con il porto di Shoreham, Regno Unito, per la decarbonizzazione.

Grazie a questa approvazione, HelioRec punta a espandere la propria innovazione verso porti e città costiere, offrendo una soluzione concreta per la crescente domanda di energia rinnovabile dove lo spazio a terra è limitato.

Iscriviti alla newsletter

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.