Axitea e SMAU lanciano la loro prima call for startup per promuovere l’innovazione nel settore della sicurezza. L’obiettivo è individuare possibili collaborazioni con realtà innovative del territorio per migliorare i servizi e la gestione della sicurezza.
L’iniziativa fa parte del modello di Open Innovation adottato da Axitea, che coinvolge risorse esterne come clienti, fornitori, start-up e università.
Axitea, la call for startup con SMAU
Attraverso la call for startup, Axitea vuole favorire nuove opportunità di business nel settore della sicurezza, supportando realtà giovani e innovative attive nella computer vision, robotica e intelligenza artificiale.
Marco Bavazzano, CEO di Axitea, spiega a Toptrade che il mercato della sicurezza è in continua evoluzione e che la collaborazione con giovani realtà italiane può aiutare l’azienda a evolversi in modo più agile e veloce.
Questa Call for StartUp rientra nel nostro impegno di alimentare l’open innovation a tutti i livelli. Sono numerosi i progetti che abbiamo avviato nel corso dell’anno, coinvolgendo sia i talenti interni ad Axitea, soprattutto i più giovani, che partner e clienti con la finalità di creare un confronto aperto e continuo per lo sviluppo di nuove idee e opportunità di business in linea con le esigenze reali del mercato.
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La call for startup fa parte dell’impegno dell’azienda nell’open innovation, coinvolgendo talenti interni, partner e clienti per lo sviluppo di nuove idee e opportunità di business.
Gli obiettivi della call
Axitea vuole implementare soluzioni di intelligenza artificiale per la gestione degli allarmi nel proprio Security Operations Center (SOC). L’obiettivo è ridurre le attività a basso valore aggiunto, come l’individuazione di falsi positivi, l’analisi di correlazione e l’interazione con il cliente.
Axitea intende anche utilizzare l’intelligenza artificiale per la funzione di auto-deterrenza attraverso il text-to-speech. Ricordiamo che la call for startup è aperta per un mese e mira a avviare proof-of-concept e partnership commerciali.
L’azienda intende collaborare con una “factory di algoritmi” per estendere l’applicazione della videoanalisi in altri settori di mercato e per casi d’uso specifici.
