L’Europa si prepara a un vero e proprio salto di paradigma nei pagamenti digitali con l’entrata in vigore imminente del Regolamento MiCAR. A dirlo è Wirex, piattaforma globale di pagamenti in stablecoin e principal member di Visa e Mastercard, che nel suo white paper “Lo stato dei pagamenti digitali: Italia ed Europa sotto MiCAR” delinea come stablecoin in euro e intelligenza artificiale possano trasformare il sistema bancario continentale.
Stablecoin, intelligenza artificiale e il mercato da mille miliardi
Tra le principali evidenze del white paper, Wirex prevede che il mercato europeo delle stablecoin possa raggiungere 1.000 miliardi di euro entro la fine del decennio. Secondo la piattaforma, in base ai tassi di adozione e alla chiarezza normativa introdotta da MiCAR, l’Europa potrebbe “registrare una crescita tra 10 e 15 volte della circolazione di stablecoin nel corso di questo decennio, trainata dai token in euro conformi alla normativa“.
Inoltre, secondo il rapporto, una nuova generazione di neobank basate su stablecoin, progettate per operare interamente su infrastrutture digitali regolamentate, rappresenterà la prossima evoluzione della finanza in Europa: programmabile, conforme e competitiva. E con tanto di “agentic payments”, strumenti alimentati da intelligenza artificiale e smart contract in grado di gestire spese, rendimenti e conformità in tempo reale.
Il white paper evidenzia inoltre come il 90–95% delle stablecoin globali sia ancora denominato in dollari. L’Europa, secondo Wirex, ha l’opportunità di promuovere token garantiti in euro come strumento di sovranità monetaria, coordinando l’adozione attraverso normative chiare. In tutto ciò, il MiCAR funge da catalizzatore: offre un quadro regolamentare armonizzato che non ostacola l’innovazione ma la facilita, attirando fintech in hub regolamentati come l’Italia, dove Wirex ha stabilito il suo quartier generale europeo a Milano.
La nuova generazione di banche native digitali
A seguire, il report prevede l’emergere delle “challenger bank” native digitali, che integrano wallet non-custodia, regolamento on-chain e carte Visa collegate, consentendo agli utenti di spendere stablecoin direttamente, con conversione istantanea in valuta fiat e rendimenti integrati.
In pratica un modello ibrido che, secondo Wirex, alimenterà il cosiddetto Banking 3.0, in cui i conti diventano strumenti programmabili per automatizzare bollette, abbonamenti e gestione dei rendimenti. Il tutto garantito da infrastrutture blockchain.
“Il mondo è passato dal mobile banking al denaro programmabile”, ha dichiarato Pavel Matveev, Co-Fondatore di Wirex. “Le stablecoin non sono più solo un caso d’uso crypto, ma la spina dorsale di una nuova infrastruttura finanziaria, in cui i pagamenti diventano intelligenti, auto-eseguibili e senza confini”.
La roadmap di Wirex
Il white paper propone anche una roadmap europea di policy per armonizzare l’implementazione di MiCAR tra gli Stati membri, ampliare le sandbox regolamentari per pagamenti intelligenti, incentivare l’uso di stablecoin in euro da parte di esercenti e circuiti di pagamento, e garantire l’interoperabilità tra euro digitale e stablecoin private.
“Il prossimo decennio non sarà definito dallo scontro tra banche e crypto, ma dalla collaborazione,” ha dichiarato Alessandro Bruno-Bossio, Regional Managing Director Italy e Chief Customer Strategy & Retention Officer di Wirex. “L’Europa ha l’opportunità di guidare l’innovazione nelle stablecoin, trasformando la chiarezza normativa in competitività globale. L’Italia sta dimostrando che conformità e innovazione possono prosperare insieme. Incorporando i principi di MiCAR in ogni livello del prodotto — dall’onboarding ai pagamenti — stiamo costruendo un modello di riferimento per come le banche native in stablecoin possano operare in modo sicuro, trasparente e su larga scala in tutta Europa“.