NFT: la raccolta fondi di ONU e Unicef per le scuole del Sud del mondo

700.000 dollari raccolti dalla raccolta fondi NFT di Onu e Unicef per il progetto Giga, per portare la rete nelle scuole di tutto il mondo

Redazione
NFT

Pari opportunità, al giorno d’oggi, vuol dire anche permettere a tutti di potersi collegare specie se si tratta di scuole che ancora non hanno accesso alla rete. Da qui nasce il progetto Giga, lanciato dall’ONU e dall’Unicef che ha coinvolto anche il mondo degli NFT per una raccolta fondi.

La raccolta fondi NFT

Il progetto Giga è destinato a quei paesi in via di sviluppo e, in particolare, alle scuole che non hanno accesso alla rete. Secondo alcuni dati, attualmente, nel mondo circa 360 milioni di giovani non hanno accesso a Internet. Si è partiti dunque da una prima identificazione delle strutture prive di connessione grazie a immagini in machine learning. Da allora la rete è stata portata a circa 40.000 edifici scolastici.

Ci sono più di 1,3 miliardi di bambini disconnessi in un mondo sempre più connesso. Non possiamo permettere a questi bambini di crescere su un’isola dell’informazione, tagliati fuori dalla ricchezza di informazioni e opportunità disponibili online e con meno risorse per imparare e crescere“, ha affermato Henrietta Fore, Direttore Esecutivo dell’UNICEF. “L’Office of Innovation sta lavorando per colmare il divario digitale attraverso innovazioni e tecnologie in tutto il mondo”.

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La sfida però non è stata solo tecnologica ma anche finanziaria. Per questo Onu e Unicef hanno lanciato una speciale raccolta fondi utilizzando i non-fungible token (NFT). Sono stati realizzati 1.000 NFT stilizzando i dati elaborati dal programma Giga. Le opere d’arte digitali sono state coniate su Ethereum e vendute per un ricavato pari a circa 700.000 dollari, tutti interamente devoluti alla causa.

Gli NFT sono stati creati grazie alla collaborazione con Snowcrash Labs e la scienziata e artista della visualizzazione dei dati Nadieh Bremer. Ogni pezzo ha un mondo “sopra” che rappresenta le scuole collegate e un mondo “sotto” per le scuole non collegate. I vari colori, invece, mostrano quanti bambini hanno ancora bisogno di un accesso a internet.

Federico Morgantini Editore

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