L’AI può rivoluzionare il settore delle risorse umane

Il 66% dei dirigenti aziendali pensa che le l’AI possa aiutare la crescita del mercato delle risorse umane

Redazione
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Mai come negli ultimi mesi l’AI ha rivoluzionato tantissimi settori, non da ultimo quello delle risorse umane. I potenziali delle applicazioni della tecnologia di intelligenza artificiale, infatti, sono infiniti tanto che circa il 66% dei dirigenti aziendali ritengono che l’intelligenza artificiale e l’automazione possano rendere l’azienda più efficiente. A dirlo sono i dati di una recente indagine svolta da Personio.

AI e risorse umane: un binomio dal grande potenziale

Secondo lo studio di Personio ben tre leader aziendali su cinque (60%) intendono incorporare più intelligenza artificiale e automazione nel proprio reparto risorse umane entro i prossimi cinque anni. Gli ultimi avvenimenti, dal lancio di ChatGPT fino a tutti i suoi competitor nati dopo, hanno addirittura portato a pensare, per il 61% dei dirigenti, che in futuro le risorse umane saranno rilevate dall’IA. Dato che è confermato anche dalle stesse HR delle aziende che si dicono preoccupate (43%) di poter perdere il lavoro in futuro.

“Le tecnologie emergenti come gli strumenti di intelligenza artificiale generativa, come ChatGPT, hanno il potenziale per rivoluzionare i luoghi di lavoro e il dipartimento delle risorse umane non fa eccezione. Ma un giorno le risorse umane saranno “sostituite” dall’intelligenza artificiale? Di certo non lo credo, ei leader aziendali che affermano che è possibile sono miopi e disinformati in modo preoccupante sul ruolo che le risorse umane efficaci svolgono nelle aziende. Invece possiamo aspettarci di vedere l’intelligenza artificiale rendere le risorse umane più importanti, consentendo a un reparto in difficoltà di concentrarsi maggiormente su questioni aziendali critiche come la creazione di una grande cultura o la risoluzione delle sfide di conservazione, mentre la nuova tecnologia renderà le attività amministrative più efficienti”, ha commentato Ross Seychell, Chief People Officer di Personio.

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Dall’altra parte, però, ci sono anche buone notizie dato che si prevede che il ruolo delle HR diventerà più importante in azienda. Inoltre, l’impiego dell’AI nelle risorse umane non preoccupa solo ma c’è anche chi ne vede dei benefici come per esempio l’opportunità di sfruttarla per liberare tempo da dedicare al supporto delle aziende con obiettivi a lungo termine, cosa che è riconosciuta da quasi due terzi (64%) dei responsabili delle risorse umane.

“I leader aziendali ci dicono che le risorse umane sono destinate a diventare più importanti in futuro, non meno. Ma nonostante questo, e l’importanza della funzione negli ultimi turbolenti anni, ammettono anche di non comprendere appieno dove inizia e finisce il ruolo. Questa sfida deve essere affrontata frontalmente. I team delle risorse umane saranno in grado di sbloccare il loro pieno potenziale solo se continueranno a lavorare direttamente con i leader aziendali per mostrare loro il valore che possono apportare. Nel frattempo, i leader devono dedicare il proprio tempo alla comprensione del vero valore dei grandi team delle risorse umane: dopo tutto, le persone sono la risorsa più importante e spesso su cui si investe di più in un’organizzazione”, ha concluso Seychell.

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