Secondo quanto emerso dalle analisi di Unioncamere – ANPAL, Sistema Informativo Excelsior, nel periodo dal 2023 al 2027 le aziende italiane svilupperanno un fabbisogno occupazionale complessivo di circa 3.800.000 unità di cui circa il 40% saranno esperti del settore ICT. La tecnologia, dunque, gioca un ruolo sempre più importante nella ricerca e selezione dei nuovi profili professionali.
Tecnologia e figure professionali
La continua evoluzione del mondo della tecnologia porta a un inevitabile aumento della richiesta di nuovi profili professionali.
Secondo le analisi di Unioncamere, infatti, nei prossimi quattro anni si cercheranno fino a 72.600 nuove figure nei settori dell’informatica e delle telecomunicazioni.
Ma quali saranno i ruoli più ricercati? Tra questi spiccano gli ICT Security Manager, i Cyber Security Architect, gli Sviluppatori, i Business Intelligence Analyst e i Network Engineer, ma anche professionisti legati al Cloud e specialisti del mondo SAP ed ERP più in generale.
Non mancheranno poi figure che operano nell’ambito green al fine di cercare di creare un mondo più sostenibile per tutti.
Lo studio ha anche evidenziato come la ricerca dei lavoratori varierà in base alla collocazione geografica nel Belpaese. L’analisi a livello regionale indica che la quota maggiore del fabbisogno occupazionale 2023-2027 riguarderà la Lombardia con oltre 714mila unità (pari al 19% del totale nazionale), seguita da Lazio (379mila unità), Veneto (346mila unità) ed Emilia Romagna (quasi 336mila unità).
Se la richiesta è alta, basso rimane, invece, il numero di professionisti e IT manager già presenti sul mercato. Secondo le stime, infatti, le aziende avranno una difficoltà pari al 55,3% nel trovare i profili richiesti.