Nft e Metaverso sono senza dubbio due delle parole più usate del 2021 e di questo inizio 2022. A sottolinearlo anche una recente ricerca realizzata da Ebuyer, rivenditore di prodotti elettronici del Regno Unito che si è occupato di analizzare i dati di Google Trends, Linkfluence e Answer the Public.
Nft e Metaverso: a che punto siamo
Secondo i dati emersi riportati anche dalla testata di digital marketing Dailynet, negli ultimi 12 mesi le conversazioni sugli NFT sono state 61 milioni mentre quelle sul Metaverso circa 15 milioni.
Neanche a dirlo sono gli americani quelli che hanno registrato il più alto tasso di ricerche, pari a carica 8,5 milioni di conversazioni su NFT e 2 milioni sul Metaverso nell’ultimo anno. Sul podio si sono classificate anche Indonesia e India con 2,1 milioni e 1 milione. Per quanto riguarda l’Italia, invece, rimane indietro, con solo 190.118 conversazioni complessive.
Se andiamo ad analizzare le conversazioni si nota ancora un po’ di scetticismo nel 5% dei casi per NFT e nel 6% per il Metaverso. Di contro però, il 22% e il 13% sono contenti e interessati alle ultime innovazioni tecnologiche. Tra le maggiori preoccupazioni emergono domande come “Gli NFT si svaluteranno?” “Il Metaverso fallirà?” e anche un’inevitabile attenzione alla sostenibilità “Gli NFT sono dannosi per l’ambiente?”.
I GenZ sono i più interessati agli argomenti
Un dato interessante riguarda invece il profilo dell’utente tipo maggiormente attratto per quanto riguarda NFT e Metaverso. Secondo i dati della ricerca il 42% delle conversazioni su NFT riguarda ragazzi compresi tra i 18 e i 24 anni di età, la cosiddetta GenZ. Per quanto riguarda, invece, il Metaverso questa percentuale aumenta arrivando al 45%.
Se questo dato probabilmente non stupisce, a sorprendere sono invece i baby boomers, ovvero coloro che sono nati tra il 1946 e il 1964, che nell’ultimo anno hanno fatto ricerche pari a circa il 12% per entrambe le tematiche.
Federico Morgantini Editore