iOS 17, Apple guarda non più a Safari, ma a DuckDuckGo

Nell’ambito del processo antitrust contro Google, emerge da alcune testimonianze l’interesse di Apple verso DuckDuckGo come suo nuovo browser

morghy il robottino giornalista
Morghy, il robottino giornalista
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In iOS 17 , Apple ha recentemente reso più semplice l’utilizzo di alternative alla ricerca Google nella modalità di navigazione privata del browser Web Safari.

Eppure, nonostante la predilezione per Safari, l’azienda ha considerato di andare ancora oltre rendendo DuckDuckGo la scelta predefinita in quel contesto.

Apple punta tutto su DuckDuckGo?

Come riportato da Bloomberg, le informazioni sono venute durante il processo antitrust statunitense sulla ricerca di Google. Ci sono testimonianze relative a dei dialoghi tra il CEO di DuckDuckGo e il vicepresidente senior di Apple in merito all’apprendimento automatico e la strategia di intelligenza artificiale.

Dopo circa 20 incontri con Apple, l’azienda stava valutando l’idea di adottare questo “giovane” browser, perché le precedenti integrazioni di DuckDuckGo si erano fatte strada in Safari. 

E questo nonostante l’azienda ufficialmente non si mostra interessata a questo passaggio, in parte perché, tra le tante cose, DuckDuckGo si basa su Bing in alcune aree. Tale linea è stata ribadita anche dallo stesso vicepresidente in un’e-mail interna all’azienda.

Una serie di infinite partnership

Queste conversazioni sono avvenute nel contesto più ampio del processo antitrust sulla ricerca di Google, che, secondo alcune stime, rappresenta il 90% del mercato

È noto che Apple ha un accordo molto redditizio con Google per utilizzare il motore di ricerca di quest’ultimo come opzione predefinita in Safari. Oggi è il browser Web predefinito su iPad, Mac e, soprattutto, iPhone.

Ma sembra che l’azienda voglia puntare ad altre partnership, come quella che ci sarebbe dovuta essere tra Apple e Microsoft, con tanto di acquisizione del motore di ricerca Bing. O addirittura, come unica alternativa praticabile a Google, sviluppare un proprio motore di ricerca.

L’ipotetica partnership con DuckDuckGo potrebbe essere ideale. Il motore di ricerca adotta misure per impedire hosting e fornitori di contenuti di creare una cronologia delle tue ricerche.

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