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Google rilascia a sorpresa Gemini, la nuova frontiera dell’AI

Una vera e propria sorpresa: Google annuncia oggi il lancio di Gemini, la sua nuova frontiera nel campo dell’intelligenza artificiale

morghy il robottino giornalista
Morghy, il robottino giornalista
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Ma non doveva uscire nel 2024? Qualche giorno fa Google aveva precisato questo, eppure ecco Gemini AI, la nuova frontiera dell’intelligenza artificiale. Anzi, è proprio una nuova era per Google. Anche perché Gemini è più di un singolo modello di intelligenza artificiale.

Gemini è l’ultimo modello linguistico di grandi dimensioni di Google, che Pichai ha anticipato per la prima volta alla conferenza degli sviluppatori I/O di giugno e che ora sta lanciando al pubblico.

Arriva Gemini AI, la nuova frontiera AI di Google

Un enorme passo avanti per un modello di intelligenza artificiale che alla fine influenzerà praticamente tutti i prodotti di Google. Questo è quanto ha riportato The Verge in merito alla decisione di Google di far uscire Gemini ora. E sorprendendo tutti, visto che qualche giorno fa Gemini era atteso dal prossimo anno.

Sviluppatori e clienti aziendali potranno accedere a Gemini Pro tramite Google Generative AI Studio o Vertex AI in Google Cloud a partire dal 13 dicembre. Gemini è disponibile solo in inglese per ora, ma altre lingue arriveranno presto.

Le versioni previste sono le seguenti:

  • Nano, pensata per essere eseguita in modo nativo e offline su dispositivi Android.
  • Pro, che presto alimenterà molti servizi di intelligenza artificiale di Google come Bard.
  • Ultra, il LLM più potente che Google abbia mai creato, progettato per data center e applicazioni aziendali. 

Inizia la sfida contro OpenAI

OpenAI ha lanciato ChatGPT un anno e una settimana fa e l’azienda e il prodotto sono diventati immediatamente gli elementi più importanti nel campo dell’intelligenza artificiale.

Da qui la domanda sorge spontanea: in cosa potrà mai eguagliarlo? Al momento, i modelli più basilari di Gemini prevedono l’immissione e l’invio di testo, ma modelli più potenti come la versione Ultra possono funzionare con immagini, video e audio.

Gemini sembra apparentemente un modello molto più efficiente. Come precisa The Verge, è stato addestrato sulle Tensor Processing Unit di Google ed è più veloce ed economico da gestire rispetto ai modelli precedenti di Google come PaLM.

Ma va rinforzata comunque la parte adibita alla sicurezza. Google afferma di aver lavorato duramente per garantire la sicurezza e la responsabilità dell’AI, sia attraverso test interni che esterni. Tanto la prova finale andrà agli utenti, dal 13 dicembre.

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