SpikingBrain 1.0: l’AI ispirata al cervello umano

Ecco SpikingBrain 1.0, un sistema AI che promette velocità superiori, minori consumi e tanto altro

Redazione

La Cina ha presentato SpikingBrain 1.0, definito come il primo sistema di intelligenza artificiale su larga scala ispirato al cervello umano. Sviluppata dagli scienziati dell’Istituto di automazione dell’Accademia Cinese delle Scienze, questa novità rappresenta un passo significativo non solo nello sviluppo tecnologico globale, ma anche nella riduzione dei consumi energetici legati all’AI, aprendo nuove prospettive per sistemi più efficienti e sostenibili.

Un’intelligenza artificiale che imita il cervello umano

SpikingBrain 1.0 rompe con l’architettura tradizionale dei modelli di intelligenza artificiale, come i framework “Transformer” utilizzati da ChatGPT o GPT-4. Stando a CGTN, a differenza di questi modelli che attivano intere reti neurali in parallelo, il nuovo sistema cinese utilizza reti neurali a impulsi, che si attivano solo quando necessario. Questo approccio event-driven è ispirato al funzionamento del cervello umano: la maggior parte dei neuroni resta inattiva fino a quando non viene stimolata da informazioni rilevanti.

I ricercatori hanno voluto testare due versioni di questo modello: una da 7 miliardi di parametri e una da 76 miliardi) addestrate su circa 150 miliardi di token. Alla fine hanno dimostrato che il modello può competere con LLM occidentali pur utilizzando appena il 2% dei dati necessari ai sistemi tradizionali.

Il modello più piccolo ha elaborato un input di 4 milioni di token oltre 100 volte più rapidamente rispetto a un sistema convenzionale. In un altro esperimento, una versione di SpikingBrain ha prodotto il primo token di una sequenza di un milione di parole con una velocità 26 volte superiore rispetto alle architetture tradizionali.

In poche parole, il sistema è in grado di apprendere con meno dati e di rispondere più rapidamente, riducendo drasticamente il consumo energetico. Gli esperti sottolineano come questa tecnologia permetta di elaborare informazioni complesse in modo più efficiente, aprendo nuove possibilità per applicazioni legate a testi legali, cartelle cliniche o simulazioni scientifiche.

Inoltre, attivando solo i neuroni necessari, il sistema riduce il consumo di elettricità durante l’addestramento e l’inferenza, limita le esigenze di raffreddamento nei data center e abbassa l’impatto ambientale complessivo.

Prestazioni e indipendenza hardware

Un elemento strategico del progetto è la completa autonomia dai chip Nvidia, soggetti a restrizioni statunitensi. SpikingBrain è stato addestrato e testato interamente su hardware cinese, sfruttando la piattaforma MetaX sviluppata a Shanghai. Questo conferisce a Pechino un vantaggio competitivo, riducendo la dipendenza dai fornitori esterni e rafforzando l’ecosistema nazionale di AI.

Con versioni open-source e avanzate disponibili per test pubblici, SpikingBrain potrebbe rappresentare un modello sostenibile per il futuro, capace di portare l’AI su dispositivi locali come smartphone o laptop, riducendo la dipendenza dall’infrastruttura cloud e aprendo a una nuova era di intelligenza artificiale più naturale e adattiva.

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