Veicoli elettrici, il 57% degli europei è pronto ad acquistarne uno, ma le colonnine restano un freno

L’aumento dei prezzi del carburante sta inoltre spingendo gli italiani a scegliere l’elettrico, anche più della sostenibilità. Ecco i dati più recenti

Redazione
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Cresce la volontà di acquistare un veicolo elettrico (EV) o ibrido. Secondo l’ultimo EY Mobility Consumer Index 2024, fino al 57% degli intervistati ne acquisterebbe uno, anche se il 27% è ancora frenato dalla mancanza delle stazioni di ricarica. La principale motivazione che spinge a cambiare il proprio veicolo, però, non è la sostenibilità, bensì gli elevati costi del carburante (almeno per il 37%).

I dati di oggi, però, confermano una generale fiducia verso gli EV in costante crescita un po’ in tutto il mondo. Per quanto riguarda la propensione dei consumatori all’acquisto di un veicolo elettrificato, l’Indice di questa edizione vede la Cina al primo posto (78%) seguita da Singapore (74%), Norvegia e Tailandia (73%) e Vietnam (72%), mentre nei Paesi dell’Unione Europea la propensione è inferiore e si aggira intorno al 57%.

I veicoli elettrici in Italia

Nel 2024 si nota un calo nella propensione all’acquisto di veicoli elettrificati (BEV, PHEV o IBRIDI) in Italia, con il 65% degli intervistati intenzionati ad acquistarne uno nei prossimi 24 mesi, rispetto al 70% dell’anno precedente.

Sebbene in diminuzione, l’interesse per i veicoli elettrificati in Italia rimane leggermente superiore alla media dei 28 Paesi esaminati (62%), e colloca l’Italia al sesto posto nella classifica globale.

Nello specifico, gli italiani sono più propensi all’acquisto di veicoli BEV, che passa dal 21% del 2023 al 22%, leggermente sotto la media globale del 24%.

Al contrario, la propensione per i veicoli plug-in registra una leggera diminuzione, scendendo dal 22% al 20%, ma rimane comunque superiore alla media globale del 12%.

Per quanto riguarda i veicoli ibridi, la propensione all’acquisto cala dal 27% al 23%, sebbene continui a superare la media globale del 21%.

Perché (non) comprare elettrico?

Tra i principali motivi per l’acquisto di veicoli BEV in Italia, si evidenziano:

  • un più basso prezzo del rifornimento e le migliori prestazioni rispetto ai veicoli a benzina e diesel (rispettivamente 19% e 42%),
  • la maggiore facilità di manutenzione (17%),
  • la riduzione dell’impatto ambientale (42%).

Inoltre, il 31% degli intervistati è attratto dagli incentivi economici per l’acquisto di veicoli elettrici.

Tra le motivazioni che limitano l’adozione dell’elettrico, invece, figurano:

  • la limitata distanza percorribile a fronte di una completa ricarica del veicolo (33%),
  • i tempi di ricarica troppo lunghi (30%),
  • i costi iniziali di acquisto troppo elevati (30%).

Tuttavia il numero di colonnine elettriche sta aumentando con una crescita dell’11% rispetto al 2023.

Per saperne di più: Sostenibilità e digitale: le nuove tecnologie in aiuto del Pianeta

Ha dichiarato Giovanni Passalacqua, Partner e Automotive Consulting Leader di EY in Italia:

“I risultati italiani confermano un’inclinazione dei consumatori verso l’acquisto di veicoli elettrici o ibridi. Questa tendenza è alimentata non solo dalla crescente attenzione alla sostenibilità, ma anche per i prezzi dei carburanti, indicato come la principale motivazione per la preferenza su alimentazioni alternative. Nonostante l’interesse nell’acquistare veicoli elettrici, gli elevati prezzi, in comparazione a veicoli ad alimentazione endotermica e ibrida, limitano lo sviluppo del mercato delle auto internamente elettriche o BEV di cui la quota di mercato in Italia è stata inferiore del 4% nel 2023. Prendendo altri Paesi come riferimento in termini di quote di mercato BEV, osserviamo come l’Italia risulti ancora indietro non soltanto a Paesi dove tali vetture sono ormai diventate un segmento stabile come la Cina (21,7% nel 2023 e 25% da inizio 2024) e la Germania (17,5% nel 2023 e 12,6% dal 2024), ma anche di mercati analoghi in Europa come, ad esempio, la Spagna (oltre al 5% nel 2023 e 4,7% a da inizio 2024)”.

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