C’è chi da bambino sognava di guidare una speeder-bike tra gli alberi come in Il ritorno dello Jedi. Tomasz Patan, fondatore della startup Volonaut, ha fatto molto di più: quel sogno lo ha trasformato in un veicolo reale. Si chiama Airbike ed è una moto volante alimentata da motori a reazione, capace di far volare una persona in carne e ossa – per pochi minuti, ma davvero.
Airbike: tecnologie da aereo da caccia in un mezzo ultraleggero
Alla base della Airbike c’è un sistema complesso di propulsione a reazione, con molteplici motori di cui non è stato comunicato il numero esatto. L’affidabilità è uno dei punti chiave: anche in caso di guasto parziale, la moto riesce a mantenersi in volo. Il design richiama le moto sportive futuristiche, ma la struttura è pensata per il volo: pesa solo 30 kg e può trasportare un pilota fino a 95 kg.
L’autonomia massima è di 10 minuti, ma varia in base al peso del pilota e alle condizioni. Il rifornimento, però, è sorprendentemente rapido: in un solo minuto si può fare il pieno con carburanti come Jet-A, cherosene, diesel e persino biodiesel.
Il controllo è affidato a un sistema fly-by-wire con computer di bordo a tripla ridondanza, garanzia di stabilità e sicurezza. Non solo: la moto può decollare e atterrare in automatico, e permette anche il volo a mani libere per chi ha il coraggio – e l’addestramento – per provarlo. Un vero gioiello della tecnologia aeronautica miniaturizzata, racchiuso in un mezzo che sembra uscito direttamente da un film.
La Volonaut Airbike non resterà un prototipo per appassionati o video virali. Dal primo agosto, l’azienda aprirà le prenotazioni per una serie limitata di esemplari. Il prezzo? Una cifra da capogiro: secondo New Atlas, si aggirerebbe sui 880.000 dollari, ovvero circa 820.000 euro. Nonostante il costo, l’interesse è alto, anche perché in alcune giurisdizioni il veicolo rientra nella categoria degli ultraleggeri, il che consente di pilotarlo senza brevetto. Basterà un programma di addestramento fornito direttamente da Volonaut.
In Italia, però, la situazione è diversa. Mancando una normativa specifica, un mezzo del genere non potrà essere usato liberamente nello spazio aereo. Sarà necessario ricorrere a aree private adibite allo scopo, almeno finché non verrà regolamentato l’uso di veicoli a decollo verticale non convenzionali. Intanto, la Airbike rimane un esempio concreto di come la fantascienza possa diventare – letteralmente – realtà.