Se non sei abituato a fare le faccende domestiche, o le trovi abbastanza fastidiose, come ad esempio quando si tratta di pulire la propria stanza, questo robot potrebbe fare al caso tuo. Si chiama TidyBot.
TidyBot rappresenta un significativo passo avanti nel campo della robotica domestica. Perché non è solo una macchina che esegue compiti: è una macchina che impara a eseguire le attività nel modo in cui desideri che vengano eseguite.
Tidybot, il robot per pulire la tua casa
TidyBot è stato creato all’interno di una partnership universitaria tra la Princeton University, The Nueva School, Columbia University e Google.
Il gruppo di ricerca ha presentato un report sulle sue prestazioni alla Conferenza internazionale sui robot e sistemi intelligenti il 2 ottobre. Una versione estesa apparirà presto in Autonomous Robots in un numero speciale sui robot e i grandi modelli linguistici.
Essenzialmente, il robot è un braccio a sette articolazioni che termina con una presa a due dita. Può muoversi per casa, aprire cassetti e sistemare le cose. TidyBot si sposta utilizzando una telecamera sul soffitto che gli consente di vedere intorno agli ostacoli nella stanza. Il robot utilizza un modello linguistico di grandi dimensioni (LLM), in qualche modo simile a quello utilizzato da ChatGPT.
In sostanza, è stato insegnato a classificare diversi tipi di oggetti in gruppi come vestiti, cibo o giocattoli. Quindi puoi semplicemente dirgli dove vuoi mettere i diversi oggetti. Anche se non è detto che risponderà sempre.
Ampi margini di miglioramento
Va detto però che TidyBot è tutt’altro che perfetto. C’è ampio margine di miglioramento e senza dubbio il miglioramento sia dei modelli linguistici che della robotica può migliorarlo. Ma il bot è già molto promettente e apre importanti strade di ricerca.
Come scrivono i ricercatori sulla pagina di TidyBot:
“Una sfida fondamentale è determinare il posto corretto in cui collocare ciascun oggetto, poiché le preferenze delle persone possono variare notevolmente a seconda del gusto personale o del background culturale. Ad esempio, una persona potrebbe preferire riporre le camicie nel cassetto, mentre un’altra potrebbe preferirle sullo scaffale”.
TidyBot ha una percentuale di successo dell’85% negli scenari del mondo reale. Ciò significa che in circa 1 attività su 7 si verifica un errore. A volte, questi errori sono piuttosto divertenti. Su Zmescience, si riporta l’evento in cui il robot cercò di prendere uno dei ricercatori che si trovava nel suo spazio.
Anche se potrebbe non essere perfetto, raggiungere una percentuale di successo dell’85% negli scenari del mondo reale non è un’impresa da poco. È uno sguardo a un futuro in cui i robot non sono solo strumenti, ma partner nel rendere la nostra vita più semplice e organizzata.