Carburante green dalle bucce di banana: l’innovazione del progetto SAFER

Bucce di banana che possono diventare sia degli ottimi materiali tessili, sia un innovativo carburante green. La ricerca della Northumbria University

Redazione

Anche le bucce di banana servono a qualcosa in questo mondo, e non solo a far ridere. Un team di accademici della Northumbria University, in collaborazione con alcuni partner nel Regno Unito e in Pakistan, sta sviluppando attraverso il progetto SAFER una soluzione innovativa che trasformerà le bucce e altri scarti alimentari in risorse preziose per le comunità locali, come carburante green e materiali tessili.

Dalla Northumbria il carburante green fatto con le bucce di banana

Al centro del progetto SAFER, che vede la Northumbria collaborare con diversi partner internazionali, c’è lo sviluppo di un sistema innovativo che preveda:

  • l’applicazione di una nuova tecnologia per convertire le bucce delle banane in fibre tessili;
  • la trasformazione dei residui generati dalla conversione in carburante rinnovabile.

Parliamo di un sistema che, una volta sviluppato, avrà inoltre il potenziale per essere applicato a vari tipi di rifiuti agricoli, rendendolo una soluzione replicabile in diverse parti del mondo, offrendo benefici sia alle comunità locali che all’ambiente, grazie alla produzione di tessuti sostenibili e energia rinnovabile.

Il Dr. Jibran Khaliq, ricercatore presso la Northumbria University, ha sottolineato l’importanza del progetto SAFER per il settore tessile pakistano, che attualmente ha un forte impatto ambientale a causa delle emissioni di gas serra, dell’inquinamento idrico e dei microplastiche.

Rifiuti agricoli che diventano syngas e biofertilizzanti

L’idea di questa soluzione green a base di bucce di banana proviene, come quasi sempre, da un problema ambientale. In questo caso, quello dell’industria delle banane in Pakistan, che genera ogni anno circa 80 milioni di tonnellate di rifiuti agricoli.

Questi scarti potrebbero essere trasformati non solo in oltre 57 miliardi di metri cubi di syngas (un gas prodotto da processi chimici che può essere utilizzato per generare elettricità in modo più ecologico) ma anche in 30 milioni di tonnellate di biofertilizzanti arricchiti di azoto, migliorando così la fertilità del suolo e la produzione alimentare.

La mancanza di elettricità nelle aree rurali del Sindh, dove si coltiva la maggior parte delle banane, ha finora ostacolato l’espansione di tecnologie innovative, come ad esempio quelle sviluppate dalla National Textile University. Tuttavia, il progetto SAFER punta a cambiare questa situazione, sviluppando tecnologie per convertire i rifiuti agricoli in energia pulita e accessibile.

Questo progetto non solo ridurrà l’impatto ambientale dell’industria tessile in Pakistan, ma fornirà anche elettricità pulita alle aree rurali del paese, dove il 50% della popolazione vive senza accesso alla rete elettrica e dipende ancora dai combustibili fossili.

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