World Backup Day: le 3 regole d’oro

In occasione del World Backup Day, Clusit ha stilato la lista delle tre regole d’oro per ricordarsi l’importanza del backup

Redazione
world backup day

Dodici anni fa è stata istituita la giornata del World Backup Day che ricorre ogni anno il 31 marzo. Lo scopo è quello di ricordare la necessità di avere un backup ovvero un piano di ripristino dei dati nel caso in cui questi sparissero a causa di incidenti, malfunzionamenti o attacchi hacker. Sebbene sembri banale dirlo al giorno d’oggi, dal Rapporto Clusit 2023, emerge che circa il 21% delle persone non ha mai eseguito nemmeno una volta il salvataggio dei propri dati.
In occasione della giornata di oggi, dunque, Clusit ha stilato la lista di tre regole d’oro per il backup.

Le tre regole d’oro

“Il singolo backup non è più sufficiente”, ha affermato Alessio Pennasilico, del Comitato Scientifico di Clusit. “È oggi imprescindibile avere un backup immutabile, in cui i file non siano cancellabili o modificabili, poiché, in caso di intrusione, i criminali sono ormai in grado di accedere a qualsiasi dato. A scalare, la complessità delle organizzazioni, i loro perimetri sempre meno definiti e l’ampiezza della supply chain rendono inoltre necessari piani strutturati di continuità operativa e la costituzione di ambienti di disaster recovery, magari grazie al cloud, che certamente garantiscono maggiore protezione”.

Partendo da queste premesse, dunque, Clusit ha stilato una breve ma efficace lista delle tre regole d’oro da tenere sempre a mente, ancora di più oggi nella giornata del World Backup Day:

– Dotarsi di un piano di continuità operativa e tenerlo aggiornato via via che l’organizzazione evolve

– Implementare un ambiente di Disaster Recovery, magari in cloud, in grado di garantire la continuità aziendale

– Prevedere un backup immutabile di tutti i dati dell’organizzazione.

“La disponibilità di dispositivi sempre più potenti e pervasivi, dove salvare contatti, documenti, foto e video, mette costantemente a rischio ciascuno di noi, se non ci premuriamo di garantirci un’ancora di salvezza, che per il privato cittadino può certamente essere rappresentata dal backup, meglio se ridondato tra dispositivi e cloud”, ha concluso Alessio Pennasilico, del Comitato Scientifico di Clusit.

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