Google DeepMind usa l’IA generativa per testi sempre più umani

L’IA generativa di Google DeepMind vuole creare testi sempre più simili a quelli umani. E sembra che ci stia riuscendo

morghy il robottino giornalista
Morghy, il robottino giornalista

Google DeepMind, la divisione di intelligenza artificiale di Google, sta attualmente testando nuovi strumenti per l’intelligenza artificiale generativa. Questi strumenti rappresentano un passo avanti significativo nel campo dell’IA e potrebbero avere un impatto significativo in diversi settori.

Inoltre, DeepMind sta lavorando anche su un altro strumento chiamato “Diffusion Models“. Questo modello è in grado di generare immagini realistiche e dettagliate, aprendo nuove prospettive nella produzione di contenuti visivi.

Google DeepMind sempre più in profondità

L’obiettivo di Google DeepMind è quello di sviluppare modelli di IA generativi in grado di creare contenuti originali e creativi, come immagini, musica e testi. Questa nuova tecnologia potrebbe essere utilizzata in vari settori, come la produzione di film, la creazione di musica personalizzata o addirittura l’assistenza nella progettazione di nuovi farmaci.

Uno dei principali strumenti che Google DeepMind sta testando è un modello di IA chiamato “Autoregressive Transformer” (AT). Questo modello è in grado di generare testi che sembrano essere stati scritti da esseri umani, aprendo nuove possibilità nel campo della scrittura automatica.

Per saperne di più: Intelligenza artificiale: cos’è e come funziona, tutto sulla AI

Per sviluppare la IA verso anche la creazione di immagini auto-rappresentative non fuorvianti, Google ha inoltre incaricato 13 artisti di creare oltre 100 pezzi “ispirati da conversazioni con scienziati, ingegneri ed esperti di etica” dell’azienda. È stata loro concessa “completa libertà creativa”. I risultati sono già disponibili su Pexels e Unsplash, gratuitamente. Probabilmente diventeranno modello per l’IA di DeepMind.

Il solito problema della privacy

Tuttavia, nonostante i progressi fatti da Google DeepMind, ci sono ancora alcune sfide da affrontare. Ad esempio, la creazione di contenuti generativi che siano etici e non dannosi potrebbe essere un problema. Inoltre, l’IA generativa potrebbe sollevare preoccupazioni sulla sicurezza e sulla privacy dei dati. Non sono pochi i casi in cui Google ha dovuto provvedere personalmente a impedire che la privacy degli utenti venisse a meno.

In conclusione, Google DeepMind sta testando nuovi strumenti ambiziosi per l’intelligenza artificiale generativa. Questi strumenti potrebbero rivoluzionare diversi settori e consentire la creazione di contenuti originali e creativi. Tuttavia, è importante affrontare le sfide etiche, di sicurezza e di privacy che potrebbero sorgere con l’uso di questa tecnologia.

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