Gruppo hacker a capo dell’omonimo ransomware, Lockbit è ormai stato sgominato. E questo grazie al lavoro congiunto delle forze di polizia internazionali, tra Europa e Stati Uniti. Parliamo di un gruppo hacker pericoloso, che ha creato non pochi problemi alle pubbliche amministrazioni di vari paesi.
Vediamo qual è la loro storia, e come sono stati sgominati.
Lockbit, l’Operazione Cronos è riuscita
Come riportano ANSA e Reuters, la rete è stata fermata grazie all’Operazione Cronos, congiunta della autorità Usa e Gran Bretagna insieme all’Europol. Un’operazione che ha permesso di ottenere un ricco bottino:
- sequestrati 34 server di Lockbit,
- arrestati due membri della banda,
- congelati 200 conti di criptovaluta,
- chiusi 14.000 “conti rouge” utilizzati online per avviare le operazioni di Lockbit.
Un’enormità rispetto a tanti altri gruppi hacker, ma infatti parliamo di Lockbit, il cui nome è legato all’omonimo ransomware che ha portato disordine in Europa e in America, soprattutto tra le pubbliche amministrazioni.
Anche se forse la battaglia potrebbe non essere finita. Riferisce l’ANSA che, su Telegram, Reuters sia stata contattata da un portavoce del gruppo: sembra che Lockbit abbia una copia di tutti i dati ottenuti dalla polizia, così da poterli replicare altrove.
Chi è Lockbit, il gruppo hacker ransomware
Quando parliamo di Lockbit ci riferiamo al gruppo di hacker che, grazie all’omonimo ransomware aveva colpito numerose aziende e istituzioni a livello globale. Nata nel 2019, Lockbit si era strutturata come una vera e propria società criminale piramidale. Il loro ricavo derivava dal rubare dati sensibili e minacciarne la divulgazione previo pagamento di un riscatto in criptovaluta.
Ricordiamo che il ransomware è un software dannoso che crittografa i dati e li rende inaccessibili fin quando la vittima non paga il riscatto proposto dagli hacker (appunto ransom, ricatto).
Segnala l’ANSA, in Italia la banda era riuscita a bloccare un’infrastruttura digitale usata dalla PA, e così in Germania sono stati diversi gli ospedali colpiti. Si stima che negli Usa siano oltre 1.700 le organizzazioni vittime di Lockbit. Mentre Reuters riferisce quanto affermato Biggar della NCA: ovvero che Lockbit abbia causato perdite monetarie per un totale di miliardi, anche per sostenere i costi per riportare online i propri sistemi.