Gli NFT sono ormai uno dei simboli della resistenza dell’Ucraina. Molti degli aiuti, infatti sono arrivati proprio sotto forma di non-fungible token e il Paese stesso ha istituito un Museo NFT sulla guerra ancora in corso. Ora, le opere d’arte degli artisti e dell’intero patrimonio culturale dell’Ucraina, diventeranno delle opere digitali per riuscire a salvarle.
I non-fungible token per aiutare l’Ucraina
Il Ministero della Trasformazione Digitale del Paese ha presentato il MetaHistory Nft Museum. Al suo interno, vi è la storia della guerra ancora in corso, realizzata in versione NFT, per non dimenticare e ricordare tutti coloro che non ce l’hanno fatta. I fondi guadagnati sono stati destinati al supporto economico della resistenza.
Vi sono poi numerosi progetti NFT lanciati al solo scopo di raccogliere fondi. Da RELI3F, la prima collezione realizzata da 37 arsiti, di cui molti proprio originari della zona, che ha raccolto oltre 1 milione di euro in soli 30 secondi fino al progetto agrario Farming Tales.
Infine, anche la bandiera dell’Ucraina, o meglio la sua versione NFT, è stata fondamentale per raccogliere fondi utili al popolo. L’iniziativa è stata lanciata dall’organizzazione UkraineDAO e sostenuta da una militante del gruppo femminista delle Pussy Riot. La sua vendita, infatti, ha portato a un guadagno di circa 6,7 milioni di dollari donati da persone provenienti da ogni parte del mondo.
Le opere NFT dell’Ucraina
Con la guerra che non accenna a fermarsi e i russi che continuano la loro avanzata, aumenta la preoccupazione anche per tutto il patrimonio culturale del Paese. Per questo motivo la Blockchain Association ucraina ha annunciato, in occasione del Consensus 2022 di Coindesk, che intende digitalizzare tutte le sue opere d’arte.
“Oggi annunciamo un nuovo progetto per salvare il DNA del popolo ucraino, la cultura ucraina e la storia ucraina. I russi stanno bombardando musei, chiese e siti culturali. Prima che vengano distrutti, digitalizzeremo ogni singolo pezzo di storia o di arte che si trova nei nostri musei. Lo renderemo un NFT e lo metteremo sulla blockchain” ha sottolineato Michael Chobanian, il Presidente della Blockchain Association
Va ancora capito, però, se le opere d’arte in versione NFT rimarranno di proprietà dello stato ucraino o se verranno vendute per raccogliere fondi.
Federico Morgantini Editore