La cybersecurity in Europa sembra essere sempre a più a rischio. A confermarlo sono i dati emersi dall’ultimo report “Cyber Risk Index (CRI)” elaborato da Trend Micro in collaborazione con il Ponemon Institute.
I dati sulla cybersecurity
A livello globale, per la prima volta, il rischio di minacce informatiche è passato da elevato a moderato ma non per questo bisogna abbassare la guardia, anzi. Alcuni Paesi più di altri seppure hanno aumentato nettamente la loro preparazione in ambito cybersecurity, restano tra i più colpiti. Tra questi c’è anche l’Europa che, a livello globale, è l’unica che non ha registrato una diminuzione degli attacchi negli ultimi mesi.
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In generale c’è un sentimento di pessimismo sul tema della cybersecurity. Secondo i dati, infatti, la maggior parte del campione considerava “da abbastanza a molto probabile” l’essere colpiti da una violazione dei dati dei clienti (70%), dell’IP (69%) o da un attacco informatico andato a buon fine (78%).
I principali fattori di rischio
L’analisi ha cercato poi di capire quali sono i veri fattori di rischio che indeboliscono le aziende rischiando così di essere vittime di attacchi. Nella Top5 di questi fattori vi sono: dipendenti negligenti; infrastrutture di Cloud computing e provider; dipendenti che lavorano da mobile o da remoto; personale poco qualificato; ambienti di virtual computing.