In occasione dei Digital Innovation Days 2022 abbiamo intervistato Andrea Marec, Co-founder e CFO di Resaoned Art, galleria d’arte italiana dedicata alla crypto arte.
Nel corso del panel, avete discusso se il cambiamento NFT è una bolla oppure una rivoluzione duratura. Potresti condividere alcune considerazioni?
«A mio avviso l’evoluzione è un qualcosa di imminente e duraturo. Ciò non toglie che come in qualsiasi mercato finanziario ed ecosistema nuovo ci siano dei mutamenti, alternando momenti di sviluppo rapido ad alcuni di minor interesse. Il trend generale è nettamente in crescita, l’adozione sempre maggiore e le tecnologie contribuiscono a facilitare tutto questo processo».
Come cambia l’arte nel mondo NFT?
«L’arte cambia perché è influenzata dalle tecnologie e in questo senso l’NFT, l’interesse mediatico che si è creato intorno e le sperimentazioni che sono avvenute in tutti i settori attorno a questo mondo hanno avuto impatto sull’arte, sulla visione degli artisti e sui messaggi da trasmettere. Diverso il discorso per l’arte digitale che ha una sua storia a partire dagli anni ‘60-70. Per la Digital Art gli NFT rappresentano una certificazione, la potenzialità di valorizzare, collezionare e garantire unicità all’opera d’arte. Il cambiamento quindi è ambivalente: da una parte l’arte NFT come movimento e innovazione tecnologica hanno influenzato l’arte e la creatività, mentre l’arte digitale ha trovato certificazione e tutela in questa innovazione».
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Sulla base della vostra esperienza chi è il cliente tipo della Digital Art e cosa cerca? Quali sono le insidie del mercato della Crypto Art?
«Il cliente tipo è sempre un collezionista d’arte, un appassionato che nell’arte digitale vede dei messaggi e una volontà artistica. Nella digital art c’è anche un interesse da parte di persone che conoscono il mondo NFT e quindi chi oggi ha dimestichezza nell’uso di questa innovazione. I collezionisti hanno tutte le età, alcuni sono sopra i sessant’anni con collezioni fisiche e digitali, altri anche più giovani, con portafogli diversi e magari meno ampi, ma maggiormente esposti al mondo della community di cui condividono riferimenti culturali e artistici».
Quali sono le insidie del mercato della Crypto Arte?
«Tutto quello che è innovazione tecnologica e il concetto di scarsità, unicità e proprietà digitale è importante che non siano fraintesi. Quindi il lavoro dei media e dell’informazione diventa fondamentale per spiegare la ratio e le motivazioni degli attori coinvolti. Bisogna chiarificare anche la distinzione tra NFT e Digital Art come due mondi distinti che si intersecano sempre di più».
Tre consigli a chi si avvicina adesso al mondo della Crypto Arte
«Per chi si avvicina in generale al Web3 consiglio prima di tutto di informarsi usufruendo di social, youtube e formazione. Iniziare con piccoli investimenti, utilizzare Discord e Twitter per entrare in contatto con la community. In secondo luogo è opportuno incontrare le persone del settore e in seguito focalizzarsi e approfondire tematiche più vicine o a cui si è maggiormente appassionati e iniziare a capire le logiche e le sperimentazioni. Infine, consiglio di rimanere sempre con le orecchie aperte perché ci sarà un impatto ancora maggiore degli NFT che diventeranno sempre più una tecnologia cosiddetta sottostante, come le email, che nessuno sa esattamente come funziona la tecnologia che c’è dietro, ma tutti le utilizzano, anche gli NFT come token saranno un’infrastruttura sottostante del Web3».