Un blackout digitale di vasta portata sta creando enormi difficoltà a una miriade di siti e piattaforme utilizzate quotidianamente da milioni di utenti in tutto il mondo. La causa di questo esteso disservizio è stata identificata in un problema che ha colpito Cloudflare, la piattaforma cruciale che fornisce servizi di sicurezza, connettività e prestazioni a innumerevoli siti web e applicazioni online.
Cloudflare down, il servizio va in tilt in tutto il mondo
Stando al Corriere della Sera, il problema è ufficialmente riconosciuto dall’azienda alle ore 12:17 italiane, ma è solo dopo circa mezz’ora, dalle 12:48, che la situazione è diventata critica, interessando un numero sempre maggiore di servizi.
L’azienda ha immediatamente comunicato di essere al corrente della situazione: “Cloudflare è a conoscenza di un problema che potrebbe interessare diversi clienti e sta indagando al riguardo. Ulteriori dettagli saranno forniti non appena saranno disponibili maggiori informazioni“. Un aggiornamento successivo, arrivato poco dopo le 14 italiane, ha poi indicato che «Il problema è stato identificato, stiamo implementando la risoluzione».
Cloudflare down, i siti e le piattaforme colpite
Si stima che i servizi di Cloudflare siano utilizzati in qualche forma da circa il 20% di tutti i siti web nel mondo. Sebbene non sia ancora chiaro l’elenco completo dei servizi colpiti e la misura del danno, numerosi utenti hanno immediatamente segnalato malfunzionamenti che hanno coinvolto alcune tra le piattaforme più note e utilizzate a livello globale.
Tra i servizi che hanno riscontrato problemi a causa del down di Cloudflare si annoverano il popolare chatbot ChatGpt di OpenAI, il social network X (precedentemente noto come Twitter) di Elon Musk, il servizio di streaming musicale Spotify e persino la piattaforma di progettazione grafica Canva.
La fragilità di Internet e i precedenti disservizi
Non è il primo caso di disservizio generale: negli anni passati sono andati in down servizi come Crowdstrike a luglio 2024, oltre ai vari casi in cui è saltato ChatGPT o social vari. Nel caso di Cloudflare, questo servizio agisce come una sorta di “intermediario” tra il visitatore e il server del sito. Quando questo servizio fondamentale va in “down”, i portali e le applicazioni che su di esso si appoggiano smettono automaticamente di funzionare, lasciando utenti e aziende improvvisamente senza accesso. Ed è proprio questo ciò che sta accadendo in queste ore.
Il disservizio di Cloudflare solleva una seria riflessione sulla fragilità del mondo di Internet moderno e sulla sua eccessiva dipendenza da pochi, grandi attori. Quando un servizio infrastrutturale di questa portata salta, le conseguenze si riversano su milioni di utenti e aziende, bloccando servizi essenziali per il lavoro, la comunicazione e l’intrattenimento.