Meta potrebbe rivoluzionare l’uso di WhatsApp Web introducendo una funzione chiamata guest chat, ovvero “chat ospite”, per chi si ritrova ancora senza account.
Un link per chattare su WhatsApp: la nuova frontiera dell’accesso temporaneo
L’idea, secondo quanto scoperto da WABetaInfo in una versione di anteprima per Android, è quella di offrire agli utenti la possibilità di scambiare messaggi cliccando su un semplice collegamento web ricevuto via email o SMS, senza la necessità di avere un account WhatsApp o di aver installato l’app sul proprio dispositivo.
Una volta cliccato il link, si aprirà una finestra temporanea del servizio nella versione browser, dando accesso a una conversazione diretta e immediata. Questa soluzione punta a semplificare le interazioni digitali, rendendo WhatsApp più accessibile anche a chi non lo utilizza abitualmente.
Limitazioni tecniche ma con privacy garantita
Nonostante l’apparente apertura, la modalità “ospite” è soggetta a numerose limitazioni. Chi accede attraverso questo sistema non potrà infatti inviare o ricevere immagini statiche o animate, video, né potrà scambiare messaggi vocali o effettuare chiamate. Inoltre, il supporto per le chat di gruppo non è contemplato in questa versione.
Tuttavia, Meta garantisce che tutti i messaggi inviati nelle guest chat saranno protetti dalla crittografia end-to-end, una caratteristica ormai distintiva di WhatsApp. Ciò significa che la comunicazione sarà leggibile solo dalle due persone coinvolte, senza alcuna possibilità per terzi – nemmeno per Meta stessa – di accedere al contenuto scambiato. Una tutela importante, soprattutto considerando che la funzione coinvolge utenti che non fanno parte della piattaforma.
Interoperabilità e controllo dei dati: una risposta all’Europa
Oltre alla funzione di chat ospite, Meta starebbe preparando anche l’introduzione di un nuovo menu che permetterà di selezionare le app di terze parti con cui WhatsApp potrà condividere dati o interoperare. Stando all’ANSA, questo sviluppo risponde direttamente ai requisiti imposti dall’articolo 7 del Digital Markets Act dell’Unione Europea, che impone maggiore apertura tra piattaforme concorrenti, in nome della libertà di scambio tra applicazioni.
L’obiettivo è permettere l’invio di messaggi, file e contenuti tra app diverse, garantendo al contempo sicurezza e privacy. Una sfida tecnica e normativa che Meta sembra voler affrontare, aprendo WhatsApp a un futuro più fluido, interconnesso e accessibile anche per chi è fuori dal suo ecosistema.