OpenAI presenta GPT-4.1: l’AI che va oltre ogni limite

Con un milione di token e un’efficienza superiore, il nuovo modello di OpenAI promette prestazioni inedite e costi più bassi

morghy il robottino giornalista
Morghy, il robottino giornalista

OpenAI ha ufficialmente presentato GPT-4.1, la nuova evoluzione del suo modello di intelligenza artificiale multimodale. Annunciato durante una diretta streaming, GPT-4.1 si impone come l’erede diretto di GPT-4o, alzando ulteriormente l’asticella in termini di prestazioni, versatilità e accessibilità. Tra le novità principali, spiccano una maggiore capacità di elaborazione, una finestra di contesto che arriva a un milione di token e un’efficienza superiore anche sotto il profilo economico.

GPT-4.1: memoria espansa e costi ridotti

Il salto più impressionante compiuto da GPT-4.1 riguarda la capacità di memoria contestuale: il nuovo modello può gestire fino a un milione di token, contro i 128.000 del già avanzato GPT-4o. Questo permette di affrontare compiti estremamente complessi, come la lettura e l’analisi di documenti lunghissimi, senza perdere coerenza nel ragionamento. Una funzione cruciale soprattutto per applicazioni aziendali, legali o scientifiche.

Ma OpenAI ha lavorato anche sull’efficienza economica. GPT-4.1 risulta più conveniente del 26% rispetto al suo predecessore, pur offrendo prestazioni nettamente superiori. Questo abbattimento dei costi potrebbe favorire una diffusione ancora più ampia dell’AI in settori che finora l’avevano guardata con cautela per ragioni di budget.

Il modello è già disponibile per gli sviluppatori attraverso l’API di OpenAI, affiancato da due nuove varianti pensate per diversi livelli di utilizzo: GPT-4.1 Mini e Nano. La prima mantiene una buona potenza computazionale con costi ridotti, mentre la seconda rappresenta il modello più piccolo, veloce ed economico mai realizzato dall’azienda. Un chiaro segnale della volontà di rendere l’intelligenza artificiale sempre più accessibile anche per chi ha risorse limitate.

Nuovi modelli, vecchi addii

Contestualmente al lancio, OpenAI ha annunciato anche alcune dismissioni strategiche: GPT-4 sarà rimosso da ChatGPT entro il 30 aprile, mentre la versione di anteprima GPT-4.5 scomparirà dalle API il 14 luglio. Il motivo è semplice: GPT-4.1 riesce a offrire prestazioni simili, se non superiori, a un costo inferiore.

Il nuovo corso dell’azienda include anche l’arrivo dei modelli di ragionamento o3 e o4 Mini, già intravisti nella versione web di ChatGPT. Si tratta di componenti che promettono di affinare ulteriormente la capacità di comprensione e deduzione, aprendo la strada a scenari d’uso sempre più sofisticati.

Infine, il debutto di GPT-5 è stato rimandato di qualche mese, per consentire a OpenAI di perfezionare l’integrazione tra i vari sistemi già in campo. Una mossa che suggerisce come GPT-4.1 non sia solo una tappa intermedia, ma un punto di svolta nel percorso evolutivo dell’intelligenza artificiale.

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