Eolico e solare si fondono in questo innovativo impianto offshore

Un progetto offshore olandese abbina eolico e solare in mare aperto, promettendo fino a cinque volte più energia nella stessa area

Redazione

Nel Mare del Nord, a 21 chilometri dalla costa, prende vita un progetto destinato a riscrivere il futuro della transizione energetica. È qui che, accanto a un impianto eolico già operativo, vengono installati i primi pannelli solari galleggianti in mare aperto: una fusione senza precedenti tra solare ed eolico offshore, che promette di moltiplicare la produzione energetica fino a cinque volte nella stessa area marina.

Una nuova frontiera energetica: solare ed eolico convivono offshore

Stando a quanto riportato da Interesting Engineering, il progetto nasce all’interno del parco eolico Hollandse Kust Noord. Operativo dal dicembre 2023 e gestito da CrossWind – joint venture tra Shell e la società energetica olandese Eneco, l’impianto ha una capacità installata di 759 MW e una produzione annua stimata in almeno 3,3 TWh. La vera novità è l’installazione del primo impianto solare galleggiante offshore integrato in un parco eolico: un’infrastruttura ideata per sfruttare le caratteristiche complementari delle due fonti rinnovabili.

Particolare rilevanza ha anche il sistema di ancoraggio, fornito da Oceans of Energy. Si tratta di un’infrastruttura studiata per mantenere stabile il campo fotovoltaico galleggiante, anche in condizioni estreme come quelle del Mare del Nord, dove onde e tempeste sono frequenti. Il collegamento avverrà tramite un cavo elettrico sottomarino che unirà i pannelli alla base di una turbina esistente.

Mentre l’eolico lavora in modo più efficiente di notte o in inverno, il solare si attiva di giorno e nei mesi estivi. L’unione delle due tecnologie permette di stabilizzare l’approvvigionamento energetico, garantendo un flusso più continuo verso la terraferma. Tutto ciò senza aumentare l’occupazione di spazio marino: i pannelli fotovoltaici vengono installati all’interno dell’area già destinata alle turbine.

Con la crescente scarsità di spazio sulla terraferma, destinato sempre più ad abitazioni, infrastrutture, attività industriali e agricole, il fotovoltaico offshore si presenta come una risposta concreta alla domanda di energia pulita su larga scala. Secondo Oceans of Energy, i mari del mondo rappresentano la naturale prossima frontiera per l’espansione del solare, in particolare nelle aree già occupate da impianti eolici, dove è possibile integrare le due tecnologie senza conflitti di utilizzo.

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