Il servizio a banda larga satellitare Starlink di SpaceX uscirà dalla fase di beta test a ottobre, anche se non è ancora chiaro in che modo differirà dal prodotto attuale, come riporta Fast Company.
Questa previsione è stata affidata dal CEO e fondatore di SpaceX Elon Musk a un tweet, rispondendo “Il mese prossimo” a un utente canadese che si era chiesto quando avrebbe potuto “toccare con mano” il nuovo Starlink.
Oggi, una FAQ di Starlink suggerisce ai beta tester che pagano 99 dollari al mese (più 499 dollari per il terminale) che “possono aspettarsi di vedere velocità dei dati variare da 50 Mb/s a 150 Mb/s e latenza da 20 ms a 40 ms” ma possono anche sperimentare “brevi periodi di totale assenza di connettività”.
La pagina rileva anche che il servizio beta di Starlink non include un limite di dati – i beta tester hanno notato che il suo software non mostra nemmeno il consumo totale di larghezza di banda – ma la società ed Elon Musk hanno lasciato senza risposta tutte le domande sulle politiche di utilizzo post-beta.
Elon Musk ha rappresentato il potenziale di Starlink come strategico colmare il divario digitale, un netto contrasto con la sua abitudine di propagandare i prossimi progressi nelle funzionalità di guida autonoma delle sue auto elettriche Tesla che poi arrivano in ritardo e hanno prestazioni inferiori.
A giugno, ad esempio, Musk ha affermato in un’apparizione video alla convention del settore wireless del MWC di Barcellona che Starlink è “davvero pensato per le regioni scarsamente popolate”.
“A partire da agosto, dovremmo avere connettività globale ovunque tranne che ai poli”, ha affermato. Musk ha consigliato al suo pubblico di aspettarsi “partnership abbastanza significative” con operatori di telecomunicazioni in altri paesi che utilizzerebbero Starlink per raggiungere i clienti oltre le loro reti wireless, ma tali accordi non sono stati ancora annunciati.
Nel marzo del 2020, Musk ha detto ai partecipanti allo show Satellite 2020 a Washington: “Non è che Starlink sia un’enorme minaccia per le telecomunicazioni”.
In una nota di aprile, la società di ricerche di mercato MoffettNathanson ha concordato, affermando che mentre potrebbe vedere Starlink essere “un potenziale punto di svolta per aiutare a colmare il divario digitale negli Stati Uniti”, i suoi limiti di capacità gli impedirebbero di svilupparsi in “un significativo concorrente delle alternative terrestri”.
Dal lancio di prova di febbraio 2018 di due satelliti Starlink dimostrativi, Starlink ha rapidamente costruito una costellazione di piccoli satelliti, portandone 60 alla volta in orbita a una distanza di circa 340 miglia tramite razzi Falcon 9 di SpaceX.
Oggi opera un totale di 1.658 satelliti Starlink, secondo il conteggio effettuato dall’astronomo Jonathan McDowell. La Federal Communications Commission (FCC) ha autorizzato un totale di 4.408 per la prima fase.