Sulle scie bianche degli aerei molti hanno scritto la qualunque, e quasi mai il fatto che si trattino di semplici scie di condensa dovute dal carburante in uso da parte degli aerei. Per fortuna questa nenia sta per finire, e così anche il loro inquinamento, visto che in futuro diventerà sempre più tipico l’utilizzo dei SAF, dei particolari combustibili sostenibili fatti apposta per l’aviazione. Non a caso, già diverse compagnie stanno valutando il potenziale di questo carburante.
Cos’è SAF, il combustibile sostenibile del futuro
Sustainable Aviation Fuel, appunto carburante sostenibile per l’aviazione. Si tratta di una miscela di carburante fossile convenzionale e componenti sintetici ricavati da materie prime rinnovabili come olio esausto da cucina e avanzi alimentari.
Un tipo di carburante che, come tecnologia, non è affatto recente. Riporta HD Blog, attualmente tutti gli aerei possono volare con una miscela composta al 50% da SAF e al 50% da carburante fossile. Ma la novità non sta nel fatto che esistano o meno i SAF, quanto al fatto che il prossimo obiettivo nell’industria aerea è di portare la composizione dei SAF al 100%.
Anche perché i carburanti aerei non sono ecologici. Avevamo accennato prima alle scie di condensa degli aerei: esse sono composte principalmente da cristalli di ghiaccio, e proprio queste ultime stanno contribuendo al riscaldamento globale. I SAF invece, riducendo la formazione di queste scie, possono mitigare significativamente questo impatto climatico.
Ma oltre all’approvazione di 8 percorsi tecnici per la sua produzione, tutti approvati dall’ASTM International (American Society for Testing and Materials International) e che prevedono tra questi l’HEFA (Esteri idrotrattati e acidi grassi), l’Alcohol to Jet (AtJ) e gli eFuels, un grande contributivo alla causa dei SAF è nell’ultimo studio condotto da aziende come Airbus e Rolls-Royce.
Lo studio ECLIF3
Pubblicato sulla rivista Copernicus Atmospheric Chemistry & Physics (ACP), lo studio ECLIF3 (Emission and Climate Impact of alternative Fuels), nel quale sono coinvolti Airbus, Rolls-Royce, il Centro Aerospaziale Tedesco (DLR) e il produttore di SAF Neste, ha analizzato le prestazioni di due aerei alimentati esclusivamente da SAF:
- un Airbus A350 con motore Rolls-Royce Trent XWB,
- un aereo da inseguimento DLR Falcon.
In sintesi, lo studio ECLIF3 ha confermato e ampliato i risultati dei precedenti studi ed esperimenti, mostrando che l’uso di SAF puro riduce significativamente le emissioni di fuliggine e la formazione di cristalli di ghiaccio.
In particolare, le misurazioni sull’A350 alimentato con SAF al 100% hanno mostrato una riduzione del 56% delle emissioni di particelle di fuliggine rispetto al carburante tradizionale. Questo porta a una stima di riduzione del 26% dell’impatto climatico delle scie di condensa.
Inoltre le simulazioni del modello climatico globale condotte da DLR hanno stimato il cambiamento nel bilancio energetico dell’atmosfera terrestre, noto come forzante radiativo, delle scie di condensa. Il forzante radiativo misura l’influenza di un fattore nel bilancio energetico della Terra e delle sue variazioni climatiche. L’uso esclusivo di SAF nei velivoli potrebbe ridurre il forzante radiativo delle scie di condensa del 26%, diminuendo significativamente l’impatto climatico dell’aviazione.
Per saperne di più su questo studio, consigliamo la lettura integrale su Copernicus Atmospheric Chemistry & Physics.
Raphael Satoru Märkl, Christiane Voigt, Daniel Sauer, Rebecca Katharina Dischl, Stefan Kaufmann, Theresa Harlaß, Valerian Hahn, Anke Roiger, Cornelius Weiß-Rehm, Ulrike Burkhardt, Ulrich Schumann, Andreas Marsing, Monika Scheibe, Andreas Dörnbrack, Charles Renard, Maxime Gauthier, Peter Swann, Paul Madden, Darren Luff, Reetu Sallinen, Tobias Schripp, and Patrick Le Clercq, Powering aircraft with 100 % sustainable aviation fuel reduces ice crystals in contrails, Copernicus Atmospheric Chemistry & Physics (2024), DOI: 10.5194/acp-24-3813-2024.