Il plafond di Credem è dedicato a startup o Pmi con finalità industriali, di accelerazione del modello di open innovation e non solo.
Credem si è dotata di un plafond dedicato al Corporate Venture Capital (CVC), attività di investimento nel capitale di startup o Pmi ad alto potenziale innovativo e di crescita.
Con la collaborazione con Credemtel, società specializzata in servizi digitali per le imprese, il Gruppo punta a investire in partecipazioni al capitale di startup o fintech con finalità industriali e funzionali all’accelerazione del modello di open innovation, nell’ambito dell’instant lending e del wealth management grazie a soluzioni fintech o nel settore della sicurezza informatica della supply chain con nuovi ecosistemi di business.
Inizialmente, gli investimenti del Corporate Venture Capital di Credem saranno realizzati tramite Credemtel che opererà da veicolo per il perfezionamento delle operazioni. L’attività di investimento avrà orizzonte pluriennale attraverso un prima dotazione di alcuni milioni di euro.
“Il Corporate Venture Capital”, ha dichiarato Piergiorgio Grossi, Chief Innovation Officer Credem, “È nato come punto di passaggio importante ma naturale del processo di open innovation nel Gruppo. Abbiamo iniziato a frequentare il mondo delle startup per uno scambio di esperienze e per ispirazione”, ha aggiunto Grossi, “siamo poi passati a partecipare a programmi di scouting, accelerazione e incubazione con chi ha importanti competenze sul tema fino ad iniziare a lavorare con le startup su diverse progettualità di innovazione. È venuto quindi naturale pensare all’opportunità, in alcuni casi, di partecipare all’impresa investendo nella startup stessa. Una partecipazione che vuole essere propellente per i fondatori e non uno zaino sulle loro spalle”, ha concluso Grossi.