Perch 2.0, l’AI di DeepMind che rivoluziona la conservazione della fauna

Perch 2.0 trasforma i richiami degli animali in informazioni precise per fornire dati cruciali a chi tutela la biodiversità in tempo reale

Redazione

Un passo avanti decisivo nella protezione della fauna selvatica arriva dall’intelligenza artificiale: Google DeepMind presenta Perch 2.0, l’evoluzione del sistema open-source capace di analizzare i suoni della natura e tradurli in informazioni utili per gli scienziati. Dopo il successo della prima versione, il nuovo modello amplia le capacità di rilevamento e analisi, offrendo strumenti senza precedenti per comprendere meglio gli ecosistemi.

Un ascolto più intelligente e completo della fauna

Da anni i ricercatori registrano i richiami della fauna selvatica, creando archivi sonori enormi, spesso impossibili da analizzare manualmente. Perch aveva già rivoluzionato questo lavoro nel 2023, scoprendo popolazioni nascoste di uccelli e facilitando studi in ambienti delicati come le foreste delle Hawaii. Con oltre 250 mila download, la comunità scientifica ha dimostrato quanto fosse necessaria una tecnologia capace di “ascoltare” in modo autonomo.

Perch 2.0 rappresenta un salto in avanti: il modello è stato addestrato con un dataset molto più ampio e ora può riconoscere i versi non solo degli uccelli, ma anche di mammiferi, anfibi e rumori di origine umana. La sua capacità di distinguere suoni sovrapposti lo rende efficace anche in ambienti complessi, come giungle fitte o habitat sottomarini, offrendo un supporto prezioso dove l’orecchio umano fatica ad arrivare.

Il nuovo modello non si limita a identificare i suoni: è in grado di stimare il numero di animali che vocalizzano e fornire indicazioni sui trend demografici, come le nascite nel tempo. Come riporta Android Central, grazie alla funzione “agile modeling”, Perch 2.0 può essere addestrato con un solo esempio di richiamo raro, permettendo la creazione di un classificatore efficace in meno di un’ora, un compito che prima richiedeva settimane.

Per i ricercatori, il vantaggio principale è evidente: meno tempo speso a smistare registrazioni significa più energie dedicate alle azioni concrete sul campo. Perch 2.0 diventa così un amplificatore della capacità di proteggere la fauna, accelerando la raccolta di informazioni indispensabili per interventi tempestivi e mirati.

Iscriviti alla newsletter

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.