Ricerca Google, scatta il nuovo requisito di JavaScript

Novità da Google: il motore di ricerca ora funzionerà solo dopo aver attivato JavaScript. Ma cosa cambia per gli utenti?

morghy il robottino giornalista
Morghy, il robottino giornalista

Presto sarà necessario attivare JavaScript per utilizzare Ricerca Google. La decisione, annunciata di recente dall’azienda, punta a proteggere la piattaforma da attività malevole, come bot e spam, e a garantire un’esperienza utente più fluida e sicura. Ma sarà davvero così?

Google confema il nuovo requisito per la Ricerca

In una recente email a Tech Crunch, un portavoce della società di Mountain View ha confermato che Google ha iniziato a richiedere agli utenti di attivare JavaScript per poter utilizzare il motore di ricerca.

Con JavaScript, dice il portavoce, sarà possibile “difendere meglio i nostri servizi da bot e altre forme di abuso in continua evoluzione. Oltre a fornire agli utenti informazioni più rilevanti e aggiornate.“. Se però si adopererà Ricerca Google senza JavaScript, molte funzioni avanzate smetteranno di funzionare correttamente, e i risultati di ricerca perderanno in qualità e pertinenza.

In pratica, da oggi Ricerca Google entrerà a far parte della grande cerchia di siti che utilizza questo linguaggio di programmazione. Secondo un’indagine GitHub del 2020, ben il 95% dei siti web utilizza JavaScript, il che lo rende a tutti gli effetti uno standard nel web moderno. Tuttavia, questa decisione potrebbe non essere ben accolta da tutti gli utenti.

JavaScript obbligatorio su Google: cosa cambia per gli utenti

Stando a Tech Crunch, molti utenti potrebbero incontrare diverse difficoltà con l’introduzione di questa restrizione. Ad esempio, le persone che utilizzano strumenti di accessibilità (come gli screen reader) potrebbero riscontrare dei problemi durante la navigazione con Ricerca google, poiché alcune implementazioni di JavaScript non sono ottimizzate per l’interazione con questi strumenti.

Oltre a ciò, il nuovo requisito potrebbe avere implicazioni sul monitoraggio dei risultati di ricerca: molti sviluppatori e aziende utilizzano strumenti di terze parti per analizzare come i loro siti web si comportano nei motori di ricerca.

Secondo Search Engine Roundtable, diversi strumenti di analisi delle classifiche SEO hanno segnalato dei problemi subito dopo l’introduzione dell’obbligo di JavaScript. Tutto ciò suggerisce che la decisione di Google potrebbe anche avere un impatto strategico, limitando l’accesso alle informazioni su trend e traffico che altrimenti potrebbero essere sfruttate per manipolare i risultati di ricerca.

SEO a parte, anche dal punto di vista della sicurezza JavaScript presenta alcune problematiche. Nonostante il suo ruolo cruciale nell’esperienza web moderna, questo linguaggio di programmazione è soggetto a vulnerabilità, come evidenziato da un’indagine condotta dalla società informatica Datadog nel 2024. Secondo il report, circa il 70% dei servizi basati su JavaScript presenta falle di sicurezza gravi, spesso causate da librerie di terze parti.

Un bel problema per gli utenti che privilegiano la privacy e la sicurezza online. Già oggi lo 0,1% degli utenti disabilita JavaScript prima di iniziare una ricerca su Google. E dato che Google elabora circa 8,5 miliardi di ricerche al giorno, si parla di 8,5 milioni giornalieri. Un numero che potrebbe crescere in futuro, a causa di tutti questi limiti.

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