Il settore fintech e, in particolare, l’internet banking continua la sua crescita tanto che, stando ai dati di Deloitte, nel 2022 il tasso di internet banking penetration ha raggiunto il 45% in anticipo di 3 anni rispetto a quanto previsto. Un dato che va di pari passo con i ricavi delle banche: i clienti digitali contribuiscono al 50% e, secondo le previsioni, questa cifra passerà al 70% entro il 2027.
Il futuro del fintech secondo Deloitte
Deloitte in questi giorni ha presentato dei dati aggiornati sul settore fintech nella sua 5ªedizione del report Deloitte Digital Banking Maturity.
Il futuro del settore è più che roseo dato che, alla crescita già registrata del 2022 pari al 45%, le previsioni stimano un 60% entro il 2029.
“Le nuove priorità e abitudini di consumo sempre più digitali – ha commentato Manuel Pincetti, Senior Partner di Monitor Deloitte – riguardano anche il settore bancario, in particolare i servizi digitali offerti. Stiamo assistendo a un’evoluzione delle banche, ormai vere e proprio piattaforme multiservizio con un’offerta che spazia dalla mobilità alla sanità, dall’e-government a beni di consumo in logica marketplace.”
Nello studio Deloitte le banche, grazie al Digital Banking Maturity score (DBM score), vengono suddivise in base al loro livello di digitalizzazione nei seguenti quattro gruppi: Digital Latecomers, Digital Adopters, Digital smart followers e Digital Champions.
Le banche italiane hanno in media migliorato il loro DBM score rispetto ai risultati del 2018 (da 27% a 40% per Digital Adopters, da 35% a 50% per Digital Smart followers e da 43% a 59% per Digital Champions) e due di esse si sono classificate come Digital Champion. Quest’ultima categoria identifica i player che offrono un’ampia gamma di funzionalità digitali ritenute rilevanti dai clienti e una user experience di livello superiore rispetto ai loro competitor.
“In Italia abbiamo identificato sei digital trends – ha concluso Gianmaria Trapassi, Senior Partner di Deloitte Digital – che riguardano una sempre maggiore gestione dei processi da remoto da parte dei clienti quali l’utilizzo delle Super App per offrire servizi terzi, l’adozione di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale, un design inclusivo delle interfacce digitali per renderli accessibili, la semplificazione del processo di investimento in prodotti semplici attraverso pochi clic, la nascita di istituti bancari piccoli e innovativi che rivoluzionano la customer experience con offerte verticali su specifici servizi”.