A pochi giorni dai rumors circa la possibile uscita del modello Strawberry, la società creatrice di ChatGPT sorprende ancora una volta rilasciando una nuova serie di modelli AI, tutti riuniti sotto il nome di “OpenAI o1″. Questi modelli, più sofisticati rispetto ai precedenti, sono ora disponibili su ChatGPT e tramite API, con un aggiornamento continuo previsto per il futuro.
OpenAI rilascia a sorpresa o1 (e anche la versione o1-mini)
Eravamo rimasti qualche giorno fa con l’indiscrezione del sito di informazione The Information in merito all’uscita imminente del “misterioso” modello AI Strawberry, che già a luglio veniva considerato come il futuro dell’AI, visto che sarebbe stato in grado di ragionare prima di rispondere.
Per quanto la fonte riferiva giorni addietro di un’uscita nelle prossime due settimane, OpenAI ha voluto fare un “dispetto” a tutti i fan di ChatGPT, lanciando nelle ultime ore, e con tanto di post su X, la nuova serie di modelli AI “OpenAI o1”.
Come riferisce la società, la nuova generazione di modelli OpenAI o1 è stata addestrata per prendersi più tempo nel risolvere problemi, simulando un processo cognitivo simile a quello umano. Durante l’addestramento, i modelli imparano a perfezionare il proprio ragionamento, provare diverse strategie e correggere gli errori commessi.
In aggiunta alla versione principale, OpenAI ha lanciato il modello “o1-mini”, una versione più leggera e veloce, pensata soprattutto per lo sviluppo di codice. Questo modello è progettato per essere non solo efficiente: rispetto alla versione principale, è anche l’80% più economico, risultando ideale per chi ha bisogno di potenza di ragionamento senza dover necessariamente accedere a una vasta conoscenza del mondo.
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Come utilizzare OpenAI o1
Le nuove capacità di ragionamento dei modelli OpenAI o1 sono particolarmente utili per chi si occupa di problemi complessi in ambiti come scienza, programmazione e matematica.
Ad esempio, i ricercatori in campo medico possono utilizzare il modello per annotare dati sul sequenziamento delle cellule, mentre i fisici possono generare formule matematiche necessarie per lo studio dell’ottica quantistica. Allo stesso modo, gli sviluppatori di vari settori possono sfruttare questi modelli per costruire e gestire flussi di lavoro complessi.
Tutte attività in cui, secondo i test condotti dalla stessa società, OpenAI o1 si è dimostrato all’altezza, soprattutto in compiti complessi relativi a discipline come fisica, chimica e biologia, raggiungendo prestazioni simili a quelle degli studenti di dottorato.
Addirittura, precisa la società, in ambito matematico e di programmazione, il modello ha ottenuto risultati eccellenti: ad esempio, ha risolto l’83% dei problemi di un test di qualificazione per l’Olimpiade Internazionale della Matematica, a fronte del 13% di un modello precedente.
La catena di pensiero del nuovo modello di OpenAI
Al centro dell’innovazione di OpenAI o1 c’è la catena di pensiero, in pratica il processo cognitivo che coinvolge un essere umano quando deve pensare a lungo prima di rispondere a una domanda difficile. Attraverso l’apprendimento per rinforzo, il modello o1 impara ad affinare la sua catena di pensiero e a perfezionare le strategie che usa, addirittura imparando a riconoscere e correggere i propri errori.
Questo però è quanto riporta la società: al momento non sono chiari i vari passaggi della catena di pensiero, visto che OpenAI non ha ancora specificato nulla in merito.
Un aspetto cruciale nello sviluppo di questi modelli è stato il miglioramento delle misure di sicurezza. OpenAI ha introdotto un nuovo approccio formativo che sfrutta le capacità di ragionamento per far aderire l’AI alle linee guida di sicurezza. Questo consente ai modelli di applicare le regole in maniera più efficace.
Come accedere a OpenAI o1
Gli utenti di ChatGPT Plus e Team possono accedere a OpenAI o1 da subito, selezionando manualmente la versione preferita. Per i modelli o1-preview e o1-mini sono attualmente previsti limiti settimanali di 30 e 50 messaggi rispettivamente. OpenAI sta lavorando per aumentare questi limiti e migliorare l’automatizzazione della scelta del modello in base al prompt.
A partire dalla prossima settimana, anche gli utenti di ChatGPT Enterprise ed Edu avranno accesso ai modelli di OpenAI o1, mentre gli sviluppatori con accesso al tier 5 dell’API possono già cominciare a sperimentare.