Con Siae e Algorand il diritto d’autore passa dalla blockchain

Simona Politini
Siae protegge il diritto d'autore con la blockchain - NFT

La Siae esplora le opportunità offerte dalla tecnologia per proseguire la sua missione di protezione della creatività.


NFT, acronimo di Non Fungible Token, è la sigla salita alla ribalta nell’ultimo periodo per aver reso possibile la certificazione di autenticità di opere interamente digitali come “Everydays – The First 5000 Days” dell’artista Beeple battuta all’asta da Christie’s per 69,3 miliardi di dollari, il video di una schiacciata di LeBron James venduto per 200.000 dollari su NBA’s Top Shot (sito web che consente agli utenti di acquistare e vendere video clip NBA), le tre copertine digitali messe all’asta dal Time su SuperRare, o il primo tweet della storia, quello ovviamente pubblicato da Jack Dorsey il 21 marzo 2006 “just setting up my twttr”, acquistato da Sina Estavi, capo della società Bridge Oracle, per 2,9 milioni di dollari che verranno destinati in beneficienza.

Ma associare gli NFT all’esclusiva certificazione di opere d’arte o assimilabili tali, sarebbe riduttivo. Gli NFT, token crittografici unici registrati su blockchain e non replicabili, possono essere utilizzati per rappresentare digitalmente oggetti del mondo reale come opere d’arte e immobili così come per rappresentare le identità delle persone, i diritti di proprietà e altro ancora come il diritto d’autore.  Proprio in questo contesto si inserisce la partnership tra la Siae – Società Italiana degli Autori ed Editori e Algorand che, siglata nel 2019, dopo mesi di lungo lavoro, è giunta ai primi risultati tangibili: questa settimana sono stati creati più di 4.000.000 di NFT che rappresenteranno digitalmente i diritti degli oltre 95.000 autori associati a Siae, i diritti d’autore per la prima volta vengono rappresentati come asset digitali. Si tratta della prima importante tappa nel progetto più ampio di creare una piattaforma open basata su tecnologia blockchain che permetta di gestire in maniera trasparente ed efficiente “by design” i diritti degli autori.

La Siae ha dato vita a un progetto ambizioso, dove la trasparenza e la semplicità nella gestione dei dati stanno diventando una nuova realtà per il loro settore“, ha dichiarato il professor Silvio Micali, vincitore del Premio Turing, professore del MIT e fondatore di Algorand.

Siae guarda al futuro e punta sulla blockchain

Con gli accessi a Internet in crescita, garantire il rispetto del diritto d’autore sulla musica e altri contenuti creativi è diventato abbastanza complesso. La blockchain rafforzerebbe il rispetto del copyright sui download di contenuti digitali, assicurando che l’artista o il creatore del contenuto acquistato ottenga la sua giusta quota. La creazione di questi asset digitali rappresenta dunque il primo passo verso traguardi più ambiziosi per la Siae, permetteranno una gestione molto più trasparente ed efficiente dei diritti stessi, nel loro “viaggio” tra chi fruisce del diritto (chi ascolta musica, ad esempio) e chi di questo vive (l’autore).

La tecnologia blockchain è sicuramente un filone interessante da continuare ad esplorare per le sue caratteristiche di trasparenza ed efficienza, fondamentali per chi, come noi, gestisce i proventi del duro lavoro di altri”, ha dichiarato Gaetano Blandini, Direttore Generale della Siae.

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