Il mondo della medicina sta cambiando sempre più e ormai i robot stanno conquistando anche questo settore. Abbiamo già visto alcuni umanoidi realizzare degli interventi chirurgici in sala operatoria ma, ora, è la volta di Hugo, il primo in Europa ad aver effettuato un intervento di chirurgia ginecologica.
Hugo il robot “dottore”
Siamo alla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS di Roma, ed è qui che si è fatto un pezzo di storia della tecnologia della medicina. Qui Hugo, il nuovo sistema di chirurgica robot-assistita (RAS) messo a punto da Medtronic, ha effettuato il primo intervento. A eseguirlo è stato il professor Giovanni Scambia, Direttore del Dipartimento Universitario Scienze della Vita e di Sanità Pubblica dell’Università Cattolica e Direttore Scientifico della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS.
Il soggetto era una donna di 62 anni che doveva subire un intervento di asportazione delle ovaie. L’operazione è durata solo un’ora ma, la vera innovazione è che l’intervento è lo stesso che effettua solitamente l’équipe del professor Scambia in laparotomia o in laparoscopia. Non è dunque la tecnica operatoria che si adatta al robot, ma viceversa.
“L’indissolubile legame fra evoluzione tecnologica ed eccellenza clinica – commenta l’Ingegner Giovanni Arcuri, Direzione Tecnica e Innovazione Tecnologie Sanitarie, Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS – rappresenta l’unica strada possibile per garantire ai pazienti cure allo stato dell’arte. Per questo il Policlinico Gemelli continua ad investire in soluzioni tecnologiche, con le quali i nostri specialisti possono far evolvere i processi di cura, offrendo interventi chirurgici sempre più mini-invasivi ed efficaci. Il sistema di chirurgia robot-assistita Hugo è una piattaforma innovativa e tecnologicamente molto avanzata che si candida a divenire un riferimento per la chirurgia del futuro, anche grazie a costi di esercizio che ne rendono sostenibile l’adozione. Il nostro obiettivo come Policlinico è coniugare l’eccellenza clinica e tecnologica con la sostenibilità economica, nella consapevolezza che l’innovazione rappresenta un valore aggiunto, solo quando rende i benefici accessibili a tutti i pazienti.”
Federico Morgantini Editore