Il mondo dell’agricoltura è sempre più digitale. Il settore dell’agritech, infatti, è un’importante risorsa per migliorare la precisione e il controllo della colture. Da qui nasce il progetto “Il cuore oltre l’ostacolo” lanciato dal Consorzio Agribologna.
Il progetto agritech del Consorzio Agribologna
Il progetto agritech “Il cuore oltre l’ostacolo” nasce dalla collaborazione del Consorzio Agribologna con Ri.Nova come coordinatore scientifico, Agronica come partner informatico per le competenze tecniche utili allo sviluppo di raccolta, gestione dei dati e tracciabilità, il CER – Consorzio per il Canale Emiliano Romagnolo come partner tecnico specialista in irrigazione e fertirrigazione e Luciano Trentini, per quanto riguarda il supporto tecnico-scientifico.
“Obiettivo primario del progetto è quello di contribuire a sviluppare un’agricoltura sempre più di precisione, sostenibile, tracciabile: colture irrigate secondo le reali esigenze fisiologiche, sistemi di coltivazione che reintegrino l’acqua utilizzata minimizzando gli sprechi, distribuzione razionale dei fertilizzanti, sistemi di georeferenziazione per la tracciabilità di sistema. Il tutto reso possibile da strumentazioni avanzate quali sonde, elettrovalvole, sistemi irrigui innovativi, banchi di fertirrigazione, sistemi di georeferenziazione e software specializzati nel fornire consigli puntuali agli agricoltori quali IRRIFRAME. Il risultato atteso con il progetto è un prodotto sempre più ‘buono’, con proprietà organolettiche elevate, coltivato in un ambiente più controllato, salubre, con ridotto utilizzo di agrofarmaci, e tracciabile“, si legge in una nota stampa.
Lo scopo, quindi, è quello di arrivare a trovare soluzioni tecnologiche avanzante nel campo dell’agricoltura 4.0 e, non da ultimo, riuscire a contenere il il problema della scarsità di manodopera, che sempre più affligge il settore agricolo automatizzando i processi con la tecnologia.
La sfida principale di questo progetto agritech è soprattutto economica visto l’impiego di tecnologie e strutture avanzate. Nonostante questo la speranza è che l’investimento iniziale verrà ripagato, a lungo termine, con il risparmio della riduzione degli sprechi d’acqua e il contenimento dell’utilizzo di fertilizzanti e nutrimenti.