fbpx

Il quarto lancio di Starship è stato un successo

Nuovo lancio, nuovo successo per Starship, il razzo delle meraviglie di SpaceX. Ecco tutti i dettagli dell’evento

Redazione

Un altro passo avanti per SpaceX, con il lancio del suo veicolo più potente mai costruito, Starship. O meglio, il quarto lancio, nonché il secondo test senza equipaggio del 2024. Avvenuto alle 7:50 a.m. CT (14.50 ora italiana) dalla struttura privata di SpaceX, Starbase, a Boca Chica (Texas), l’evento è stato trasmesso in diretta su X, attirando milioni di spettatori.

Epico il 4° lancio di Starship

33 motori, una navicella superiore (Starship), e un razzo booster (Super Heavy). Tutto pronto per spiccare il volo per la quarta volta, a nemmeno un giorno dal lancio dello Starliner, che porta due astronauti veterani della NASA alla Stazione Spaziale Internazionale.

Stando a quanto riferito dalla CNN, dopo il lancio di successo di Starship è avvenuta la separazione dalla navicella, il booster Super Heavy, che ha eseguito con successo il distacco del primo stadio (“hot stage”), e ha infine effettuato un ammaraggio dolce nel Golfo del Messico otto minuti dopo il lancio.

Nel frattempo, la capsula Starship ha raggiunto con successo l’inserimento orbitale. Circa 50 minuti dopo il lancio, la navicella ha iniziato il suo rientro controllato nell’Oceano Indiano. Un’accumulazione incredibilmente colorata di plasma è stata visibile attorno al veicolo mentre il suo scudo termico (composto da 18.000 piastre di ceramica esagonali) affrontava le temperature estreme dell’atmosfera terrestre (oltre 14.30 gradi centigradi).

Tutte fasi cruciali, inclusa la sopravvivenza della capsula Starship durante il rientro nell’atmosfera terrestre e l’ammaraggio sia della capsula che del booster, necessarie per confermare l’alta qualità e la riusabilità di questo tipo di razzo.

Anzi, riporta sempre la CNN, per la prima volta il booster Super Heavy ha effettuato un ammaraggio controllato con successo.

Fallimenti e successi del razzo di SpaceX

Ogni lancio di prova di Starship ha obiettivi diversi, che si basano sulle lezioni apprese e sui traguardi raggiunti durante i voli precedenti. Ricordiamo ad esempio i tentativi precedenti, come i primi due nel portare Starship a velocità orbitali nel 2023. Terminati con esplosioni folgoranti, e con la navicella e il booster che si sono distrutti prima di raggiungere i siti di atterraggio previsti.

Esplosioni che fanno parte della prassi, visto che l’approccio di SpaceX allo sviluppo dei razzi è basato sul “rapid spiral development“, che implica la costruzione rapida di prototipi e la loro esplosione volontaria, così da imparare a costruirne uno migliore. Una prassi non molto ortodossa, ma decisamente più efficace e veloce rispetto ai soli test a terra e alle simulazioni.

Tutto pur di raggiungere gli obiettivi prefissati, come quello sempre più realistico di portare l’uomo su Marte. Al momento Elon Musk, a capo di SpaceX, dovrà accontentarsi del ruolo chiave che avrà Starship nel programma Artemis della NASA, per riportare gli esseri umani sulla Luna per la prima volta in oltre cinque decenni.

I test e le dimostrazioni di trasferimento di propellente saranno cruciali per le missioni di alto profilo di Starship. Per raggiungere la Luna, SpaceX potrebbe infatti dover effettuare più di una dozzina di viaggi di rifornimento. Tanto il tempo non manca: il primo atterraggio di astronauti sotto il programma Artemis è previsto per settembre 2026.

Iscriviti alla newsletter

Non inviamo spam! Leggi la nostra Informativa sulla privacy per avere maggiori informazioni.