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NFT e calcio? Una commistione possibile con Sorare

L’azienda francese Sorare, che vende “figurine” collezionabili di calcio sotto forma di NFT, ha raccolto 680 milioni di dollari

Redazione
NFT

La vita degli NFT conosce alti e bassi, anche in termini di rilevanza mediatica, nonché molteplici applicazioni. L’azienda francese Sorare, che vende “figurine” collezionabili di calcio sotto forma di token non fungibili (NFT), ha raccolto 680 milioni di dollari. Queste carte basate su NFT vengono utilizzate dai fan per creare squadre di fantacalcio che possono poi scontrarsi in vere e proprie partite. Il finanziamento, come riporta BBC, è stato guidato dall’investitore tecnologico Softbank.

Un NFT, lo ricordiamo, è un asset digitale “unico nel suo genere” che può essere acquistato e venduto come qualsiasi altro elemento di proprietà. Come con la criptovaluta, determina un record di chi possiede ciò che è archiviato su un registro condiviso noto come blockchain e gestito da migliaia di computer in tutto il mondo.

I giocatori possono acquistare le carte da Sorare alle aste, oppure possono mettere all’asta le carte che possiedono rendendole disponibili per altri giocatori. Come NFT, le carte possono essere vendute anche su piattaforme come OpenSea e Rarible.

Sorare afferma che da gennaio sulla piattaforma sono state scambiate carte per un valore di 150 milioni di dollari. L’ultimo investimento ha un valore di 4,3 miliardi di dollari. Sorare afferma di avere partnership con più di 180 squadre di calcio e di avere 600.000 utenti registrati.

Anche diversi giocatori, tra cui lo spagnolo Gerard Pique e il francese Antoine Griezmann, hanno investito nella società. L’azienda ha recentemente annunciato un accordo con la Liga spagnola e ha detto al Telegraph che spera di avere “qualcosa da annunciare” sulla Premier League.

L’azienda promuove i token sul suo sito Web come un modo per “influenzare le decisioni delle tue squadre preferite, sbloccare ricompense VIP e accedere a promozioni esclusive, giochi, chat e riconoscimento di superfan”.

Ma poiché i token possono essere scambiati, alcune organizzazioni di fan temono che i club stiano incoraggiando la speculazione sulle criptovalute.

Federico Morgantini Editore

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