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Intelligenza artificiale: gli USA avrebbero già perso contro la Cina

Gli Stati Uniti hanno già perso contro la Cina nella lotta contro l’intelligenza artificiale, afferma l’ex capo del software del Pentagono

Redazione
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L’ex Chief Software Officer del Pentagono, Nicolas Chaillan, che ha annunciato le sue dimissioni su Linkedin il mese scorso, ha dichiarato al Financial Times che le sue dimissioni costituivano una protesta contro il lento ritmo della trasformazione tecnologica nell’esercito americano. La Cina infatti ha già superato gli Stati Uniti nella corsa allo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale, sostiene Chaillan.

“Tra 15 e 20 anni non avremo alcuna possibilità di combattere contro la Cina tra. In questo momento è già un affare fatto; secondo me è già finita”, ha detto.

Pechino si sta dirigendo verso il dominio globale grazie ai suoi progressi nell’intelligenza artificiale, nell’apprendimento automatico e nelle capacità informatiche. Rispetto al progresso della Cina, le difese informatiche statunitensi in alcuni dipartimenti governativi sarebbero a livello da scuola materna. Le aziende cinesi, d’altra parte, sono obbligate a lavorare con Pechino e stanno facendo “investimenti massicci” nell’intelligenza artificiale, senza porsi problemi etici di qualsivoglia sorta.

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Sebbene gli Stati Uniti spendano almeno tre volte di più della Cina per la difesa, ciò non si traduce in alcun risultato effettivo poiché gli USA stanno allocando budget nelle aree sbagliate e “burocrazia e eccessiva regolamentazione” ostacolano il cambiamento di cui il Pentagono ha bisogno.

Annunciando di dimissioni, Chaillan ha rivelato la sua delusione per il modo in cui funziona il Pentagono. “Per favore, smettiamola di mettere un Maggiore o un Tenente Colonnello (nonostante devozione, atteggiamento eccezionale e cultura) a capo di ICAM, Zero Trust o Cloud per 1-4 milioni di utenti quando queste figure hanno precedenti esperienze in quel campo – stiamo creando un’infrastruttura destinata a fallire. Non metteremmo un pilota nella cabina di pilotaggio senza un cospicuo addestramento di volo; perché dovremmo aspettarci che qualcuno senza esperienza IT possa ricoprire invece queste posizioni? Non sanno a cosa dare la priorità, il che porta a infiniti sforzi di riduzione del rischio e concentrazione diluita”, ha scritto.

Federico Morgantini Editore

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