Un altro grande traguardo per Google One, uno dei servizi del colosso di Mountain View. Di recente ha raggiunto quota 100 milioni di abbonati: notevole per un servizio a pagamento!
Ma questo è stato possibile non solo grazie alle strategie marketing dell’azienda, ma anche per le sue novità nel pacchetto premium.
Come Google One ha raggiunto quota 100 milioni
Il CEO di Google Sundar Pichai ha annunciato di recente su X che Google One ha registrato 100 milioni di abbonamenti. Per chi non lo conoscesse, Google One è il suo servizio di abbonamento all-in-one che apre spazio di archiviazione aggiuntivo per servizi gratuiti come Gmail, Drive e Foto, nonché l’accesso a più funzionalità.
Ma come è stato possibile? Per buona parte grazie alle sue novità, che vedremo meglio dopo, ma anche da alcune strategie di marketing abbastanza audaci. E anche antipatiche. Come riporta The Verge, l’azienda ha puntato molto a “stimolare” i propri utenti ad allontanarsi dai suoi piani gratuiti. Basti pensare all’interruzione dello spazio di archiviazione illimitato su Google Drive per le foto.
Oppure, parlando di YouTube, grazie alla rimozione degli annunci pubblicitari e a funzionalità extra come musica o streaming di alta qualità. Se passi a Premium, sennò tutto quello che potevi fare prima con gli adblocker ora non è più possibile. Per questo YouTube Premium, pur impiegandoci nove anni, ha recentemente raggiunto anche lei i 100 milioni di abbonati.
Oltre a ciò, alla pubblicazione dei suoi utili del quarto trimestre 2023, ha rivelato a The Verge i miliardi spesi in licenziamenti, e questo prima di lanciare i nuovi servizi AI e la rivoluzione Gemini su Bard.
Le novità in arrivo da One
Oltre al marketing, le novità di One valgono il suo abbonamento. Col nuovo piano di abbonamento da 100 dollari l’anno, potrai avere diversi servizi, che includono:
- 2 TB di spazio di archiviazione,
- VPN e monitoraggio del dark web,
- l’accesso a una versione potenziata di Gemini, il nuovo nome del suo chatbot Bard.
A breve, precisa The Verge, si aggiungerà l’accesso alle funzionalità di intelligenza artificiale generativa all’interno di servizi come Gmail e Docs.
Ma attenzione. Secondo la sezione di risoluzione dei problemi della pagina di supporto di Google per gli abbonamenti AI Premium, gli utenti non possono abbonarsi al piano AI Premium tramite i pagamenti dell’App Store di Apple.
Pertanto, per abbonarsi è necessario prima procedere diversamente. Inoltre, non può essere condiviso tra gruppi familiari.