Una rivoluzione è in corso, ed è quella dell’intelligenza artificiale, che non solo accelera la ricerca, ma rende i processi più precisi ed efficienti. Non a caso, l’AI è sempre più integrata nelle operazioni delle aziende legate al settore della farmaceutica, come evidenzia il rapporto Ascendant di Minsait (Indra Group), che analizza il grado di adozione della tecnologia nelle aziende private e nelle istituzioni pubbliche.
Intelligenza artificiale e farmaceutica: da nuovi farmaci alla gestione delle malattie
Oltre la metà delle aziende farmaceutiche (55%) utilizza l’AI per progettare i propri farmaci. Questo è il primo dato che emerge dal rapporto “AI: radiografia di una rivoluzione in corso“, ovvero di una tecnologia che già oggi consente una ricerca e uno sviluppo più rapidi ed efficaci rispetto ad altri strumenti.
Infatti, grazie a sofisticati algoritmi, già oggi l’intelligenza artificiale è in grado di analizzare grandi quantità di dati clinici, individuando combinazioni di molecole promettenti per nuovi trattamenti. Questo non solo riduce i tempi di sviluppo, ma rende i processi di sperimentazione clinica più sicuri e mirati.
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Un altro importante ambito di applicazione dell’AI è il monitoraggio delle malattie. Il 33% delle aziende utilizza infatti l’intelligenza artificiale per seguire l’andamento di patologie e prevedere possibili evoluzioni, supportando così il lavoro clinico con analisi predittive.
In effetti, le tecnologie di AI possono integrare dati in tempo reale, come i sintomi rilevati dai pazienti, con informazioni storiche, offrendo una visione dettagliata e in costante aggiornamento. In questo modo, le aziende farmaceutiche e i professionisti del settore sono in grado di gestire meglio i rischi e migliorare l’accuratezza delle diagnosi.
Opportunità e sfide dell’AI nelle aziende
Al di fuori della produzione farmaceutica, l’intelligenza artificiale è anche un potente alleato per l’efficienza interna delle aziende. Il 70% delle organizzazioni intervistate nel rapporto punta infatti con l’AI a migliorare l’efficienza delle proprie operazioni. In aggiunta, per il 34% degli intervistati, l’AI rappresenta uno strumento chiave per prendere decisioni più informate basate su dati concreti e predittivi.
Nonostante il potenziale innovativo dell’AI, diverse sfide ostacolano una diffusione più ampia di questa tecnologia nel settore farmaceutico. Tra le principali barriere evidenziate dal rapporto, la carenza di competenze specializzate è uno dei fattori più critici, con il 36% delle aziende che ha ancora oggi difficoltà a trovare talenti qualificati.
Inoltre, l’incertezza legata alla regolamentazione dell’AI, che varia a seconda della geografia e del settore (31%), e la mancanza di una visione strategica da parte dei dirigenti aziendali (35%) frenano l’adozione diffusa di queste tecnologie avanzate.